Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Torino senza lo spirito Toro. E Mihajlovic non è un demiurgo

Torino senza lo spirito Toro. E Mihajlovic non è un demiurgoTUTTO mercato WEB
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
lunedì 23 ottobre 2017, 12:302017
di Raimondo De Magistris

Indolenza. E' questa la prima sensazione che ti viene in mente quando di questi tempi guardi una partita del Torino, soprattutto dopo l'infortunio che ha messo momentaneamente fuori dai giochi il Gallo Belotti.
Niang, Sadiq, ma anche Ljajic. Tanti giocatori che danno l'impressione di poter fare molto di più, ma che alla prova dei fatti restano spesso al palo. Frenati da un atteggiamento ben lontano dallo spirito Toro, distanti da quel 'sudare la maglia' che è quasi un dovere se indossi la casacca granata.
E invece no.

A Torino, in una squadra che viaggia un po' al di sotto rispetto alle attese, manca cattiveria e convinzione, manca il quid in più in un gruppo qualitativamente tutt'altro che modesto. Tanti, troppi giocatori che Mihajlovic pensava di poter rilanciare e rigenerare e che invece, una volta approdati in granata, dimostrano gli stessi pregi e difetti già palesati altrove.
I fischi che ieri l'Olimpico ha riservato a Niang sono la cartina di tornasole di un Torino che ha smarrito il suo spirito. E che dovrà subito ritrovarlo se l'Europa League resta obiettivo e competizione da conquistare.