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Tre su tre, i migliori under 20 giocano in Italia

Tre su tre, i migliori under 20 giocano in ItaliaTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
martedì 16 luglio 2013, 07:152013
di Andrea Losapio

Giocare d'anticipo è quasi sempre la scelta migliore. Lo sanno le nostre squadre, che spesso si trovano a vedere sfumare calciatori che hanno seguito per mesi salvo poi non riuscire a chiudere al momento giusto, quando il prezzo era davvero da quiz pomeridiano anni novanta su Rete4. Altre volte si può colpire senza, in realtà, spendere in maniera dissennata. E mai come stavolta le società italiane sono riuscite nel difficile tentativo di azzeccare una top three da sogno. Il mondiale under20 è appena andato agli archivi, la Francia si è imposta in finale sull'Uruguay. Il miglior giocatore, manco a dirlo, è stato Paul Pogba. Decisivo nel campionato vinto dalla Juventus lo scorso maggio, imprescindibile nell'undici dei galletti. Che possa diventare uno dei migliori centrocampisti dei prossimi dieci anni è risaputo, che lo faccia con tremenda lucidità e senza fare troppi prigionieri è un campanello che può svegliare la Juventus e, più in generale, chi incontrerà i bianconeri fra campionato e Champions.
Maglia bicolore anche per il secondo classificato, quel Nico Lopez che è appena passato dalla Roma all'Udinese, nell'affare Benatia, e che potrebbe diventare presto un rimpianto per la società capitolina, alla ricerca sì di grandi calciatori dal luminoso futuro, ma costretti a inventarsi salti mortali per allestire rosa di nome e di concetto, che possa giocarsela con le migliori squadre italiane.

Sabatini è al lavoro ma, probabilmente, non avrebbe dovuto sacrificare Nico Lopez. In coppia con Muriel - o Di Natale - rischia di diventare davvero il nuovo Alexis Sanchez. O Luis Suarez, visto che ne ha seguito passo dopo passo le strepitose orme.
Infine Clifford Aboagye. E chi è? Senza trascurare la ritmica della rima, il trequartista ghanese - 18 anni - ha fatto intravedere le sue enormi doti, ma nessuno potrà tesserarlo. L'africano già si allena con l'Udinese - guarda caso - da gennaio scorso, mentre fra poco sarà tesserato dal Granada per aggirare l'ostacolo del passaporto comunitario. Poi potrà incominciare a stupire, partendo dalla Liga. E finendo, ovviamente, nel nostro campionato, come Pogba e Lopez. Sperando che non sia un altro Adiyiah.