Ventura: "Non c'è stata partita, Chievo la sfida più difficile"
Dopo la sconfitta pesante contro l’Atalanta, il tecnico del Chievo Giampiero Ventura ha parlato ai microfoni di Radio Rai: “Non c’è mai stata partita dal primo minuto, vuoi perchè l’Atalanta ha ritrovato brillantezza e noi non avevamo il coraggio di giocare. Probabilmente è stato un errore di questi sei giorni ripartire dal gioco. Sarà il caso di ripartire da quei fondamenti come la cattiveria, ferocia e la chiusura degli spazi. Bisogna ripartire da questo e poi dal gioco”.
Ripartire dal carattere?
“Credo di sì perché stanno soffrendo, bastavano cinque minuti per capire che non avevamo il coraggio di fare un passaggio in avanti. Questo la dice lunga che bisogna ripartirà da là e non pretendere che facciano una giocata”.
Tradito dalla voglia di tornare in gioco?
“E’ quello che mi dicono tutti, nessun escluso. Io sono tornato per amicizia, per voglia di tornare a fare calcio tutti i giorni e perchè sono convinto ci siano i presupposti per far bene. Mi piacerebbe che la domanda mi fosse fatta a fine campionato”.
Credi alla salvezza?
“Se non ci avessi creduto non sarei qui. Non sono nelle condizioni di lavorare a tutti costi, l’ho fatto perchè credo che ci sono i presupposti per poterlo fare”.
Come mai il Chievo?
“Era la sfida più difficile e io ho bisogno di mettermi in discussione con me stesso. Era la sfida più difficile e spero di vincerla”.