Via alla Champions: riecco Witsel. Cina-Dortmund senza passare da Torino
"Sarò il leader di questo Borussia Dortmund". Non difetta di capelli e immodestia, Axel Witsel. Che al Mondiale ha dimostrato di non aver perso colpi e personalità, nonostante l'avventura cinese. Che è El Dorado per gli stipendi ma altrettanto luogo dove chi ritorna si è sempre saputo rilanciare al meglio. Pareva a un passo dalla Juventus, prima di volare al Tianjin Quanjian. Beffò la Vecchia Signora, illudendola e poi abbandonandola e c'è da chiedersi se non si sia pentito della decisione presa, una volta scoperto che la Juve di oggi è di Cristiano Ronaldo e della costellazione di campioni.
Dallo Zenit San Pietroburgo alla Cina, pronti via ha subito segnato in Bundesliga, al RB Lipsia, al ritorno in campionato. La terra giallonera non sarà più quella dei 18 milioni all'anno del Tianjin, ma è certo patria dove il belga di Liegi può mettere in mostra tutta la sua comunque giovane esperienza e sicumera in campo. Il Dortmund è squadra a tratti imberbe ma ricchissima di talento. Oggi esordisce in casa sua, in Belgio, a Brugge, in una trasferta non improba, in un girone Champions dove la formazione del francese Lucien Favre ha davanti Monaco e Atletico Madrid. Con grandi chance di passare. Se il suo nuovo leader, soprattutto, saprà rispettare premesse e promesse.