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Vincere solo spingendo al massimo, l'Inter come la prima Juve di Conte

Vincere solo spingendo al massimo, l'Inter come la prima Juve di ConteTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 19 gennaio 2020, 18:08Serie A
di Gaetano Mocciaro

"Se non andiamo al massimo non vinciamo". Così Antonio Conte ha sentenziato al termine di Lecce-Inter l'inaspettato stop del "Via del Mare". L'Inter, questa Inter, deve sempre andare a tavoletta per stare al passo della Juventus. Un po' come la prima Juve proprio di Conte, che aveva nel furore agonistico il marchio di fabbrica.

La prestazione dei nerazzurri a Lecce è stata sottotono, una squadra che non ha trovato le contromisure contro un avversario che per l'occasione ha cambiato modulo, optando per un iperdifensivo 5-3-2. Un Lecce peggior difesa del campionato (39 gol al passivo con oggi) che è riuscito a ingabbiare una coppia da 24 reti. Lukaku solo una volta pericoloso, Lautaro meno cattivo del solito. Anche il centrocampo, ad eccezione di Brozovic, non è stato all'altezza della situazione.

"Vinciamo solo se giochiamo a 200 all'ora" ha ribadito il tecnico. Ed è questa la differenza sostanziale con la Juventus, squadra che è partita con questa filosofia grazie al tecnico salentino e con gli anni ha imparato a gestire meglio le partite, arrivando a vincerle anche giocando male. Gonzalo Higuain, in una recente intervista rilasciata in Inghilterra, lo ha ribadito: "Siamo una squadra in grado di vincere anche se giochiamo tutti male. Quello che intendo è che se abbiamo fatto così bene finora e all'improvviso arriva qualcuno e vince titoli al posto nostro, è perché noi ci siamo rilassati". Per arrivare a questi livelli servono più giocatori, per dare un cambio ai titolari, e che siano di livello internazionale per trasmettere la mentalità giusta. Il mercato sotto questo aspetto potrà dare una mano. Il primo acquisto, Young, è già arrivato. Ma è fondamentale più che mai un giocatore che possa fare la differenza. Un giocatore come Eriksen.

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