Webb, arbitro da finale
È come scoprire l'acqua calda, probabilmente, ma - soprattutto con la FIFA, nei mondiali - repetita iuvant. Dire che Howard Webb, tricoticamente simile al nostro Pierluigi Collina, sia il migliore arbitro del Mondiale (e del mondo, attualmente) non è certo affermare né un'eresia né uscire con una breaking news da headline. Non è uno scoop, e l'ha dimostrato ancora ieri pomeriggio, negando il gol di Hulk, irregolare seppure difficilissimo da vedere, con il guardalinee che aveva già incominciato a correre verso il centrocampo, sintomo di rete concessa. Invece Webb ha deciso di non convalidare la rete dell'attaccante dello Zenit San Pietroburgo, tirandosi contro tutti gli spettatori di Belo Horizonte - tranne i cileni appostato dietro la rete di Claudio Bravo - e senza la moviola in campo. Blatter ha poi aperto alla cosa (dopo che Valcke due mesi fa aveva escluso la possibilità di utilizzarla) seppur con qualche limitazione per non far diventare il calcio come una partita a scacchi ed episodi contestati.
Webb, al netto della tecnologia, è davvero il meglio che c'è sulla piazza. Lo si è visto pure in Fiorentina-Juventus, dove è stato il migliore in campo (in Europa League, non proprio facilissimo), e con l'Inghilterra già fuori è già praticamente sancito che sia l'arbitro della finale. Certo, dovessero arrivare due squadre europee, forse, ci sarebbe qualche obiezione in più. Ma è difficile che almeno una fra Argentina, Brasile, e Colombia non arrivi in finale.