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ESCLUSIVA TB - Marchetti (dg Cittadella): "Battuto un Palermo tonico. La mentalità la nostra arma vincente. Var in B? Se può essere d'aiuto..."TUTTO mercato WEB
Marchetti
mercoledì 22 novembre 2017, 09:00LE INTERVISTE DI TB
di Marco Lombardi
per Tuttob.com

ESCLUSIVA TB - Marchetti (dg Cittadella): "Battuto un Palermo tonico. La mentalità la nostra arma vincente. Var in B? Se può essere d'aiuto..."

Il colpaccio di Palermo come chiave di volta per rilanciarsi nei quartieri alti della classifica, una mentalità offensiva che rappresenta un marchio di fabbrica e un valore aggiunto, ma anche l’altalenante ruolino di marcia della squadra e la scarsa vena realizzativa degli attaccanti. Di questo e altro abbiamo parlato con Stefano Marchetti, dg del Cittadella, raggiunto in esclusiva da Tuttob.com.

Siete reduci da una vittoria importante e di prestigio colta sul campo dell’ex capolista Palermo… Più meriti del Cittadella o demeriti dei rosanero? In altri termini, pensa che le vicende extracalcistiche possano aver inciso sulla prestazione della squadra di Tedino?

“Assolutamente più meriti del Cittadella. Il Palermo è partito forte e ci ha messo in grande difficoltà, però siamo stati bravi a ribattere colpo su colpo e a coronare con una vittoria l’ottima prova disputata. Ho visto un Palermo tonico, volitivo, partito con grande convinzione. Ripeto, nei primi 15-20 minuti abbiamo sofferto l’esuberanza dei siciliani. Quindi ritengo che le squadra di Tedino non abbia risentito delle questioni societarie”.

In questa prima fase della stagione siete stati più volte ad un passo dalla vetta della classifica, ma poi avete sempre fallito la prova del nove… La mancanza di continuità vi ha tarpato le ali…

“Sì, finora ci è mancata un po’ di continuità di risultati. Abbiamo alternato prestazioni eccellenti a gare caratterizzate da errori banali e grossolani. Dobbiamo crescere sotto il profilo della concentrazione e dell’applicazione difensiva, diventando di pari passo più cinici e concreti davanti”.

Al netto delle 3 reti realizzate al “Barbera”, come spiega le difficoltà in fase finalizzativa incontrate dagli attaccanti?

“I nostri attaccanti si sacrificano molto, svolgendo un grande lavoro a beneficio della squadra. Ci sta di pagare qualcosa in termini di lucidità e brillantezza sotto porta .È pur vero, però, che dobbiamo migliorare sul piano dell’incisività”.

Restando in tema di attaccanti, Litteri va in scadenza nel 2018… Diversi club di B ci stanno facendo un pensierino…

“Litteri è un giocatore molto importante nell’economia della nostra squadra: è un patrimonio del Cittadella. Chi lo vuole deve parlare con noi…”.

In più occasioni il Citta ha sciupato in casa quanto di buono fatto in trasferta… È la vostra mentalità votata all’offesa che, a volte, vi impedisce di accontentarvi del pareggio?

“La mentalità offensiva è la nostra arma vincente, quella che ci ha permesso di stravincere la Lega Pro e di raggiungere i play-off in serie B. Un valore aggiunto. Detto questo, le squadre che vengono al “Tombolato” si chiudono, per cui a volte siamo costretti a sbilanciarci, esponendoci alle ripartenze avversarie. Non possiamo snaturare la nostra filosofia, ma dobbiamo perfezionare le marcature preventive”.

Recentemente è stato in Brasile… Ha visionato qualche giocatore che può fare al caso del Cittadella, anche in vista della finestra di mercato di gennaio?

“Ho visto tanti giocatori, ma da qui a dire che si concretizzino operazioni è prematuro. Spero di dare continuità a questo gruppo, auspicando che i ragazzi mi mettano nelle condizioni di dover cambiare il meno possibile a gennaio…”.

 In chiave promozione, quali le squadre più attrezzate?

“Le tre retrocesse vantano un organico superiore alle altre. La serie B però insegna che ci sono sempre delle sorprese... Anche chi ora è un po’ attardato in classifica può rientrare in corsa…”.

Alla luce delle roventi polemiche arbitrali delle ultime settimane, condivide la presa di posizione di alcuni suoi colleghi che sollecitano l’introduzione del Var anche in serie B?

“Gli errori fanno parte del gioco. Anche gli arbitri possono sbagliare, è umano. Bisogna accettarlo. Ad ogni modo, ben venga il Var se può aiutare a ridurre il margine di errore”.

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