Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta
tmw / serie b / PRIMO PIANO
GdS: "Il Parma rischia, in arrivo i deferimenti"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
martedì 19 giugno 2018, 17:30PRIMO PIANO
di Marco Lombardi
per Tuttob.com

GdS: "Il Parma rischia, in arrivo i deferimenti"

Clamorosa svolta nella vicenda dei messaggi inviati da due giocatori del Parma ad altrettanti colleghi dello Spezia prima della partita che ha visto i ducali espugnare il "Picco" e, per l'effetto, centrare la promozione in serie A. 

Così La Gazzetta dello Sport: "Poco ottimismo, più di qualche timore. Alla riunione di oggi con i suoi collaboratori cui ha affidato il caso, il procuratore federale Giuseppe Pecoraro arriva con una certezza: l’indagine sui messaggi WhatsApp inviati da due giocatori del Parma a due colleghi dello Spezia prima della sfida che ha promosso gli emiliani in A, non sarà archiviata. I deferimenti scatteranno sicuramente, probabilmente nelle prossime 48 ore. La riunione servirà a stabilire il capo d’imputazione. Se la semplice slealtà sportiva (art. 1 bis del codice) o il gravissimo illecito sportivo (art. 7). Solo tentato, perché Filippo De Col e Alberto Masi, i giocatori dello Spezia destinatari dei messaggini di Emanuele Calaiò (due) e Fabio Ceravolo (uno), li hanno prontamente mostrati ai propri dirigenti, che hanno avvisato la Procura. Ma il codice non fa differenza tra un illecito consumato e un illecito solo tentato, ergo: se passerà la linea più colpevolista, i due giocatori e il Parma, coinvolto per responsabilità oggettiva, dovranno difendersi da un’accusa che potrebbe costare una lunga squalifica agli atleti e la A al club...".