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Dg Salernitana: "Terminare tornei professionistici, significa salvare il mondo dei dilettanti"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
lunedì 30 marzo 2020, 14:04Serie B
di Luca Esposito

Dg Salernitana: "Terminare tornei professionistici, significa salvare il mondo dei dilettanti"

Dalle colonne del Corriere dello Sport, ha parlato il Dsg della Salernitana Angelo Fabiani: "E’ una situazione straordinaria e inedita, penso principalmente al dolore della gente più colpita dal Covid-19. Ma voglio anche immaginare che potremo uscirne quanto prima e resto fiducioso che le misure adottate e i comportamenti possano essere efficaci e risolutivi. Sicuramente qualche battaglia la stiamo perdendo, ma dico che questa guerra il popolo italiano la vincerà e si potrà pensare di tornare anche a giocare".

Proprio sulla ripresa: "Premesso che ho il rispetto necessario per i responsabili sanitari delle società, faccio notare, sommessamente, che un’ eventuale nuova rivalutazione dell’idoneità alla pratica sportiva spetta a specialisti. Un calciatore ingaggiato deve superare una serie di test e visite mediche. Se un club fa giocare un atleta che non è in possesso dei requisiti di idoneità, a pagarne penalmente le conseguenze sono i presidenti e i dirigenti. Dunque, le società sono interessate più di tutti alla salute dei giocatori. L’idoneità all’attività sportiva viene rilasciata dopo visite effettuate presso centri specializzati (dopo aver fatto lastre, risonanze, test del sangue e altre indagini, n.d.r.). E, nel caso specifico, dopo i tamponi antivirus. Questo disciplinare che viene proposto con grande rilievo, in realtà, ha bisogno di tre giorni. Ma andrebbe allargato anche a tecnici e ai quei tesserati per i quali è richiesta un idoneità. E poi penso agli arbitri di cui nessuno parla. Come mai? Anche loro fanno parte del sistema”.


E si va poi al calcio giocato: "Sarebbe bene far giocare determinate partite nelle città in cui l’epidemia non è diventata un’emergenza profonda, anche grazie alla tempestività delle misure restrittive adottate dal governo centrale e dai governatori e dai sindaci, complice un grande senso civico della popolazione. Si potrebbe lavorare intorno all’ipotesi di far giocare le squadre maggiormente interessate dalla pandemia su campi alternativi. Penso a Frosinone, Pescara, Benevento, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Ascoli, Bari, Lecce, Taranto, San Benedetto del Tronto, Palermo, Messina o in altri impianti di Serie C adeguati. Serve un grande senso di responsabilità e molta umiltà da parte di tutti. Vedo molti attori di questa vicenda che parlano a sproposito senza dire niente e senza suggerire soluzioni concrete agli enormi problemi determinati dall’ emergenza sanitaria che rischiano di travolgere ogni cosa”.

E conclude: "Portare a termine i campionati di A, B e C, cioè il professionistico, significa salvare anche il vastissimo mondo dei dilettanti che racchiude migliaia di società dalle quali il nostro movimento non può prescindere. Ma sono certo che chi governa a livello apicale il calcio e lo sport italiano metterà in campo tutte le risorse e le intelligenze disponibili affinché il virus non vinca la guerra in atto”.