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ESCLUSIVA TMW - Crotone, Mustacchio: "I medici sono i nostri veri eroi"TUTTO mercato WEB
© foto di Carlo Giacomazza/TuttoSalernitana.com
mercoledì 1 aprile 2020, 10:04Serie B
di Luca Esposito
esclusiva

Crotone, Mustacchio: "I medici sono i nostri veri eroi"

In un mondo come quello del calcio laddove valori come umiltà e spirito di sacrificio si sono progressivamente persi a favore del mero aspetto economico, parlare con lui trasmette positività e serenità. Calciatore grintoso e tecnicamente dotato, Mattia Mustacchio è anche una persona molto interessante e umanamente di grande livello. Crotone e il Crotone se lo coccolano, convinti possa essere un'arma in più per la cavalcata promozione qualora i campionati riprendessero. Sta vivendo la quarantena con la moglie Paola dividendosi tra un puzzle e qualche esercizio utile a mantenersi in forma. La redazione di Tuttomercatoweb ha avuto il piacere di contattarlo telefonicamente per un' intervista:
Iniziamo dalla situazione d’emergenza che stiamo vivendo e soprattutto un tuo pensiero essendo bresciano, una delle zone più colpite, senti ancora di più questo dramma? I tuoi familiari in quale paese vivono, cosa ti raccontano al telefono?
"Trascorro le mie giornate in modo molto semplice. Amo stare con la mia famiglia e stiamo cercando di fare in queste settimane tutto ciò che non è possibile durante l'anno a causa dei miei impegni professionali. Io e mia moglie siamo appassionati di puzzle e siamo molto legati al nostro cagnolino. Siamo preoccupatissimi per i nostri cari e per i nostri genitori, essendo molto distanti da casa l'ansia aumenta esponenzialmente. Quando siamo al telefono con gli amici si sentono spesso in sottofondo le sirene delle ambulanze, è un qualcosa di insostenibile che non ci aiuta a vivere bene la quotidianità. Le città sono diventate un campo da guerra, ma per fortuna medici e infermieri stanno lottando per tutta la popolazione. L'unica cosa che possiamo fare è rimanere a casa e attenerci alle indicazioni del Governo".

Senti i tuoi compagni? Segui una tabella per svolgere attività domestica?
"Ci sentiamo tutti i giorni e cerchiamo di darci forza e farci compagnia, grazie al nostro preparatore atletico abbiamo la possibilità di svolgere un programma da casa e la tabella di marcia cambia ogni 2-3 giorni. In questo momento non si può fare diversamente, tocca a noi adattarci per tenerci in forma quanto più possibile".

Si parla di ripresa a maggio o addirittura di uno stop definitivo della stagione. Cosa ne pensi?
"Ci sono dei professionisti deputati ad affrontare questa situazione. Credo ci voglia tempo per prendere la decisione giusta, bisogna avere il rispetto di tutte quelle persone che in questo momento stanno perdendo dei cari o stanno rischiando la loro vita per noi. Non ci sono solo i contagiati, ma anche i medici che rappresentano i nostri veri campioni. Sono degli eroi e bisogna parlare di loro ogni giorno, restano in ospedale 24 ore su 24. Il calcio può aspettare e deve rispettare chi soffre".

Come commenti la stagione del Crotone e la tua a livello individuale?
"Sono molto orgoglioso del campionato che stiamo facendo, durante l'anno ci sono state delle difficoltà ma abbiamo sempre trovato la soluzione giusta per contrastarle. Determinazione, voglia, lavoro e fiducia nel compagno sono doti rare e ci hanno consentito di scalare posizioni su posizioni in classifica. Sul piano personale sono piuttosto soddisfatto: la strada è stata in salita, ma devo ringraziare allenatore e gruppo per aver favorito il mio percorso di crescita. Voglio contribuire al raggiungimento di un obiettivo importante".


Passiamo ora a qualche curiosità. In campo sei un vero generoso, nella vita privata con un aggettivo come ti definiresti?
"Sono cresciuto con gli insegnamenti dei miei genitori, mi hanno inculcato valori veri ed importanti che mi portano ad apprezzare le piccole cose della vita. In campo rispecchio quello che sono nella vita privata, questi fondamenti sono alla base di tutto quello che faccio".

Qual è il gol più bello che hai segnato? E quello più importante?
"Sono legatissimo ai tifosi del Perugia, ma proprio contro i biancorossi è arrivato il gol più bello: indossavo la maglia della Pro Vercelli, feci una bella sforbiciata. Spero, invece, che la rete più importante sia quella che non ho ancora segnato. Magari riprenderanno i campionati e avrò la possibilità di togliermi questa soddisfazione per contribuire al raggiungimento di un grande sogno".

Hai giocato praticamente in tutti i ruoli. Sei nato attaccante esterno, poi hai giocato dappertutto. Quale ruolo preferisci?
"Ho ricoperto più posizioni negli anni, soprattutto sulla fascia. Il quinto è il ruolo che mi piace di più perché mi consente di sfruttare le mie caratteristiche nel migliore dei modi. L'importante è dare sempre il massimo sul terreno di gioco per consentire ai compagni di raggiungere il risultato".

Poco più di dieci anni fa, esordivi in serie A con la Sampdoria. Poi nazionale Under 20,21. Eri velocissimo come lo sei anche oggi! Sei soddisfatto della tua carriera fino a qui? Chi sono stati i tuoi modelli?
"Sono passati tanti anni dal mio esordio con la Samp, ricordo bellissimo che porto sempre nel cuore. Nell'arco della mia carriera ho fatto molti sbagli, ma i miei genitori mi hanno insegnato che anche dagli errori si può trarre insegnamento. Sono orgoglioso della mia maturazione umana e professionale. Il mio idolo? Callejon! Ha dei tempi di inserimento eccezionali e cerco di ispirarmi a lui per quanto possibile. E' un campione e non è facile emularne le gesta, ma per tanti calciatori rappresenta un punto di riferimento fondamentale".