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ESCLUSIVA TMW - Cosenza, Occhiuzzi: "Salvezza conquistata sul campo, nessuno può togliercela"TUTTO mercato WEB
© foto di Andrea Rosito
giovedì 6 agosto 2020, 17:49Serie B
di Claudia Marrone
esclusiva

Cosenza, Occhiuzzi: "Salvezza conquistata sul campo, nessuno può togliercela"

L'enfant du pays, nato in provincia e poi cresciuto sia come giocatore sia come allenatore tra le fila del Cosenza. Dieci gare a disposizione per centrare un'impresa, per ribaltare una situazione della quale non sarebbe certo stato colpevole, ma che gli stava a cuore: compito arduo per molti, questo, ma non per lui. Non per Roberto Occhiuzzi, che ha sfidato il destino, che il destino lo scritto, perché ha messo in salvo i lupi rossoblù.
Ventidue punti centrati sui 30 a disposizione dopo il lockdown, e ora sguardo più sereno verso il domani.
I microfoni di TuttoMercatoWeb.com, hanno contattato il mister.

Dieci lunghissime partite, dalle quali passava la salvezza: quanto è stato difficile crederci dal primo all'ultimo secondo, vista la situazione non rosea alla ripresa?
"Io vengo dai campi della Promozione, poi ho fatto Serie C e B, ma comunque categorie dove la sofferenza e l'obbligo di crederci sono sensazioni quotidiane: quella col Cosenza era una sfida che mi apparteneva, ma non era difficile. Era dura, non difficile. Il difficile viene quando non hai materiale su cui lavorare e la squadra non ti segue, ma io avevo un ottimo gruppo, un grande staff e persone che mi supportavano. Ci credevamo tutti insieme, il segreto è stato quello".

E la BBC ha dimostrato che a livello di rendimento dopo il lockdown, a confronto con la prima parte della stagione, siete il miglior club d'Europa.
"E' stata una soddisfazione enorme, un orgoglio per tutti noi e per tutta Cosenza: credo che ognuno abbia dato il suo contributo, e aver portato il nome della città a livello europeo deve renderci orgogliosi. Io poi sono di qui, è stata una gioia doppia".


Un cosentino che allena il Cosenza: ha mai avuto paura di non farcela?
"Più che paura, ho sempre sentito molto la responsabilità, anche perché avvertivo un po' di scetticismo nell'ambiente, ma io conosco il mio lavoro e quello del mio staff, sapevamo il fatto nostro. Ripeto, la responsabilità l'ho sentita, volevo fare l'impresa e no togliere un patrimonio alla città, ma non avevo paura".

Quale è stata la gara chiave?
"Paradossalmente per noi erano tutte gare da ultima spiaggia. Ma il post gara di Spezia ci ha compattati ancora di più: i ragazzi erano stati forti anche in quella circostanza, e anche a loro ho detto che la responsabilità della sconfitta non era loro ma mia, dopo il terzo gol avevo un po' perso la bussola, ho gestione male alcune cose. Ed è giusto che un mister si prenda le sue responsabilità con il gruppo. Hanno recepito bene il mio messaggio, e siamo andati avanti a testa alta".

E' attesa per oggi la sentenza sul caso Trapani. C'è un po' d'ansia per il fatto che un tribunale può togliervi la salvezza?
"Come noi dobbiamo essere bravi sul campo, ci sono persone, in altri ambiti, chiamate a fare il loro lavoro, e io ho massima fiducia negli organi competenti: non è una partita che posso giocare io, la devono giocare altri. Di sicuro c'è che noi la salvezza l'abbiamo conquistata sul campo, e nessuno può togliercela".