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L'Arena: "Non potrà più essere il Chievo di Campedelli. Morirà la matricola 9830"
Il Chievo non ce l'ha fatta, il TAR ha bocciato il ricorso della formazione clivense che è però ricorsa immediatamente al Consiglio di Stato, l’ultimissimo grado di giudizio: senza però troppe speranze di poter cambiare qualcosa.
E' quindi tempo di capire come e dove ripartire, con il quotidiano L'Arena che in merito a ciò offre un interessante approfondimento: "Dovesse fallire anche l’ultimo tentativo il nuovo Chievo potrebbe ripartire dalla Serie D, opzione non proprio scontata visto che Verona fra i professionisti è già occupata da Verona e Virtus ma probabilissima visti i grandi meriti sportivi con le ultime 27 stagioni consecutive vissute fra Serie A e Serie B.
Ad avviare l’iter dovrà essere una richiesta del sindaco alla Federcalcio.
L’iscrizione in sovrannumero è consentita solo in D ed in Eccellenza. Per l’eventuale collocazione in categorie più basse, dalla Promozione alla Terza categoria, avrà invece piena facoltà il Comitato regionale veneto.
Non si potrà, come previsto dal punto 10 dell’articolo 52 delle Noif «aver soci e/o amministratori che abbiano ricoperto, negli ultimi cinque anni, ruoli dirigenziali con poteri di rappresentanza nell’ambito federale, in società destinatarie di provvedimenti di esclusione dal campionato di competenza o di revoca dell’affiliazione dalla Figc».
Non potrà essere più il Chievo di Luca Campedelli.
E' quindi tempo di capire come e dove ripartire, con il quotidiano L'Arena che in merito a ciò offre un interessante approfondimento: "Dovesse fallire anche l’ultimo tentativo il nuovo Chievo potrebbe ripartire dalla Serie D, opzione non proprio scontata visto che Verona fra i professionisti è già occupata da Verona e Virtus ma probabilissima visti i grandi meriti sportivi con le ultime 27 stagioni consecutive vissute fra Serie A e Serie B.
Ad avviare l’iter dovrà essere una richiesta del sindaco alla Federcalcio.
L’iscrizione in sovrannumero è consentita solo in D ed in Eccellenza. Per l’eventuale collocazione in categorie più basse, dalla Promozione alla Terza categoria, avrà invece piena facoltà il Comitato regionale veneto.
Non si potrà, come previsto dal punto 10 dell’articolo 52 delle Noif «aver soci e/o amministratori che abbiano ricoperto, negli ultimi cinque anni, ruoli dirigenziali con poteri di rappresentanza nell’ambito federale, in società destinatarie di provvedimenti di esclusione dal campionato di competenza o di revoca dell’affiliazione dalla Figc».
Non potrà essere più il Chievo di Luca Campedelli.
Potrebbe anche essere evitato il fallimento ma senza la Serie B mancherebbe lo scopo sociale incluso nello statuto di club professionistico.
Morirà in sostanza la storica matricola 9830, orgoglioso segno distintivo di un miracolo calcistico di cui ora restano solo i ricordi. A meno di un mezzo miracolo al Consiglio di Stato".
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