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Venezia, l’agente di Joronen e Pohjanpalo: “Con Vanoli per risalire”
Venezia nel segno di Joronen e Pohjanpalo. Il primo decisivo tra i pali parando un calcio di rigore a Brunori; il secondo autore del gol che ha consentito alla squadra di espugnare Palermo. “Joronen ha parato l'undicesimo rigore tra squadra di club e Nazionale da quando è arrivato in Italia tre anni fa, credo che nessuno in Europa abbia una record simile. Mentre Pohjanpalo è un giocatore di un altra categoria, basta vedere il suo curriculum. Ma il calcio è uno sport di squadra ed il il Venezia stava faticando. Ora la squadra comincia a vedere la luce ed ha bisogno di prestazioni come queste da parte di entrambi”, spiega l’agente dei due calciatori arancioneroverdi, Roberto De Fanti.
Con Paolo Vanoli per il Venezia è arrivata la svolta che può consentire di risalire la classifica. “Sicuramente - spiega De Fanti - Vanoli pur essendo un allenatore giovane ha più esperienza di Javorcic nel gestire certe situazioni, fuori e dentro il campo. Ed il fatto di avere allenato all'estero sicuramente lo aiuta nella comunicazione e nella gestione di una squadra fatta prevalentemente da stranieri. Capire la loro mentalità è cruciale. Ed allo stesso modo può implementare al meglio la sua visione di calcio”.
Chiosa dedicata al Venezia e alla sua metodologia di lavoro con gli algoritmi. “Penso che siano una strumento importante, ma che non possa essere l'unico tramite il quale si scelgono i calciatori. Deve essere complementare alla visione dal vivo ed alla conoscenza personale del calciatore. Perché lettura della partita, potenziale del calciatore, importanza del calciatore in questione nello spogliatoio e personalità non possono certo essere valutati statisticamente e - conclude De Fanti - sono fattori fondamentali nel calcio”.
Con Paolo Vanoli per il Venezia è arrivata la svolta che può consentire di risalire la classifica. “Sicuramente - spiega De Fanti - Vanoli pur essendo un allenatore giovane ha più esperienza di Javorcic nel gestire certe situazioni, fuori e dentro il campo. Ed il fatto di avere allenato all'estero sicuramente lo aiuta nella comunicazione e nella gestione di una squadra fatta prevalentemente da stranieri. Capire la loro mentalità è cruciale. Ed allo stesso modo può implementare al meglio la sua visione di calcio”.
Chiosa dedicata al Venezia e alla sua metodologia di lavoro con gli algoritmi. “Penso che siano una strumento importante, ma che non possa essere l'unico tramite il quale si scelgono i calciatori. Deve essere complementare alla visione dal vivo ed alla conoscenza personale del calciatore. Perché lettura della partita, potenziale del calciatore, importanza del calciatore in questione nello spogliatoio e personalità non possono certo essere valutati statisticamente e - conclude De Fanti - sono fattori fondamentali nel calcio”.
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