
Dalla vittoria della Coppa della Coppe alla retrocessione in C: il disastro Samp è servito
Un'annata che definire disastrosa è dire poco, probabilmente non esiste un aggettivo per definire l'epilogo stagionale della Sampdoria, retrocessa in Serie C. Una retrocessione avvenuta stasera in quel di Castellammare di Stabia, dopo il triste epilogo sfiorato solo pochi giorni fa - per l'esattezza venerdì -, quando era stato evitato il ko contro la Salernitana in un 'Ferraris' sold out che ha spinto per tutti i 90 minuti la squadra: ma la confusione nata da inizio anno, con cambi alla direzione tecnica, in panchina, con anche il disperato tentativo finale di "riportare a casa" chi la Samp l'aveva fatta grande, non ha dato i suoi frutti.
E così, per la prima volta nei suoi 79 anni di storia, la società blucerchiata si ritrova nella terza serie professionistica italiana. Ribadiamo, categoria mai toccata dal momento in cui, il 12 agosto 1946, si fusero la Sampierdarenese e l'Andrea Doria, mantenendo la categoria che aveva la formazione citata per prima, ovvero la Serie A. Certo, poi anche annate in Serie B, ma la C non era stata mai toccata.
Una macchia, questa, che rimarrà indelebile non solo nella storia della società, ma anche nella gestione dell'attuale proprietà.
Che dovrà ora fare i conti con un futuro tutt'altro che roseo, e dovrà spiegazioni per un Caporetto che forse poteva essere evitata: certo, con i 'se' e i 'ma' non si fa il calcio, ma solo 35 anni fa (il 9 maggio) la Samp alzava la Coppa delle Coppa. Oggi la storia è ben diversa...
E così, per la prima volta nei suoi 79 anni di storia, la società blucerchiata si ritrova nella terza serie professionistica italiana. Ribadiamo, categoria mai toccata dal momento in cui, il 12 agosto 1946, si fusero la Sampierdarenese e l'Andrea Doria, mantenendo la categoria che aveva la formazione citata per prima, ovvero la Serie A. Certo, poi anche annate in Serie B, ma la C non era stata mai toccata.
Una macchia, questa, che rimarrà indelebile non solo nella storia della società, ma anche nella gestione dell'attuale proprietà.
Che dovrà ora fare i conti con un futuro tutt'altro che roseo, e dovrà spiegazioni per un Caporetto che forse poteva essere evitata: certo, con i 'se' e i 'ma' non si fa il calcio, ma solo 35 anni fa (il 9 maggio) la Samp alzava la Coppa delle Coppa. Oggi la storia è ben diversa...
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