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TMW RADIO - Brevi: "Como? Mercato di alto livello, ma alcuni giocatori non si sono integrati bene"
Piazza Affari con Alessandro Sticozzi e Lucio Marinucci -
Ospite: Oscar Brevi
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L’ex calciatore e ora allenatore Oscar Brevi ha parlato della stagione complicata del Como su TMW Radio, durante la trasmissione "Piazza Affari":
L’iniziale scetticismo della piazza verso la nuova società è stato dovuto anche a ciò che accade con lady Essien?
“Sicuramente. Il Como dopo l’era Preziosi ha attraversato delle difficoltà societarie, ma questa è una società forte e solida, in grado di dare stabilità per il futuro”.
I troppi cambiamenti sono stati paradossalmente un fattore negativo finora?
“Credo che il mercato sia stato di alto livello, tant’è che molti pensavano che il Como potesse essere una delle favorite. Alcuni calciatori non si sono integrati bene e la situazione attuale si è rivelata inaspettatamente negativa. Tutti si aspettavano una posizione in classifica diversa”.
Pensa che l’aver puntato un po’ sui giovani e un po’ su nomi affermati sia stato un ibrido non redditizio finora?
“Rivoluzionare una squadra porta sempre difficoltà. Non sempre le scelte che vengono fatte di togliere i punti di riferimento nello spogliatoio rendono”.
C’è stato un momento che ha sancito la parziale risalita del Como?
“Il Como sta alternando buone gare ad alcune sconfitte, il che fa capire come in realtà non si sia pienamente usciti dal periodo di crisi. Il mercato di Gennaio potrà eventualmente aiutare”.
Che ne pensa di un rendimento del Como che non varia a seconda del valore dell’avversario?
“Il campionato è estremamente equilibrato e le gare non mettono mai in evidenza disvalori così ampi. Basti guardare al rendimento del Sudtirol che in poco tempo è salito in zona playoff”.
L’iniziale scetticismo della piazza verso la nuova società è stato dovuto anche a ciò che accade con lady Essien?
“Sicuramente. Il Como dopo l’era Preziosi ha attraversato delle difficoltà societarie, ma questa è una società forte e solida, in grado di dare stabilità per il futuro”.
I troppi cambiamenti sono stati paradossalmente un fattore negativo finora?
“Credo che il mercato sia stato di alto livello, tant’è che molti pensavano che il Como potesse essere una delle favorite. Alcuni calciatori non si sono integrati bene e la situazione attuale si è rivelata inaspettatamente negativa. Tutti si aspettavano una posizione in classifica diversa”.
Pensa che l’aver puntato un po’ sui giovani e un po’ su nomi affermati sia stato un ibrido non redditizio finora?
“Rivoluzionare una squadra porta sempre difficoltà. Non sempre le scelte che vengono fatte di togliere i punti di riferimento nello spogliatoio rendono”.
C’è stato un momento che ha sancito la parziale risalita del Como?
“Il Como sta alternando buone gare ad alcune sconfitte, il che fa capire come in realtà non si sia pienamente usciti dal periodo di crisi. Il mercato di Gennaio potrà eventualmente aiutare”.
Che ne pensa di un rendimento del Como che non varia a seconda del valore dell’avversario?
“Il campionato è estremamente equilibrato e le gare non mettono mai in evidenza disvalori così ampi. Basti guardare al rendimento del Sudtirol che in poco tempo è salito in zona playoff”.
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