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Alessandria-Cosenza 1-0, le pagelle: Di Gennaro regala i 3 punti in una gara molto tattica

Alessandria-Cosenza 1-0, le pagelle: Di Gennaro regala i 3 punti in una gara molto tatticaTUTTO mercato WEB
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com
sabato 2 ottobre 2021, 16:23Serie B
di Davide Marchiol

Alessandria-Cosenza 1-0
Marcatori: 78' Di Gennaro

ALESSANDRIA

Pisseri 6,5 – Poco da fare nel corso del match per lui, ma il volo sul bolide di Boultam risulta decisivo per ottenere la vittoria.

Parodi 6,5 – Tiene perfettamente Gori murandolo ogni volta che c’è un lancio potenzialmente pericoloso. Per il resto i pericoli sono pochissimi e quando ci sono si fa trovare concentrato e sul pezzo.

Di Gennaro 7 – Conduce ottimamente la fase difensiva riscattando l’erroraccio di Perugia. Si fa trovare pronto in mischia su corner e trova un gol pesantissimo, che sblocca l’Alessandria in classifica.

Prestia 6,5 – Poco lavoro da fare, il Cosenza costruisce poco e verso il 60’ si spegne definitivamente. Difensivamente i piemontesi oggi sono di roccia.

Mustacchio 6 – Conduce una gara più difensiva che offensiva, anche se qualche cross in area alla fine riesce a metterlo, ma con poco costrutto.

Chiarello 6 –
Si sgancia per aiutare la fase offensiva, ma spesso manca l’intesa con gli attaccanti (dall’ 83’ Benedetti sv).

Casarini 6,5 – Buona prova in mezzo al campo, conducendo la gara con ordine, con una sassata pareggia la chance avuta da Boultam e trova la traversa a Saracco battuto.

Palazzi 5,5 –
Lo si nota più in fase difensiva che offensiva. Copre bene gli spazi, ma raramente prova a sganciarsi per aiutare i compagni ad andare a caccia di un gol (dal 64’ Milanese 6 – Entra e l’atteggiamento dell’Alessandria cambia, acquisendo un po’ più di pericolosità. Non che la mole di azioni prodotte cambi, ma l’efficacia sicuramente aumenta anche grazie al suo ingresso).

Lunetta 5,5 – Batte due corner interessanti, ma con la palla che esce dal campo prima di andare in area. Sono un po’ lo specchio della sua prestazione. La volontà ce la mette, ma non riesce quasi mai a sfondare per ottenere un po’ di spazio e sfornare qualche suggerimento interessante (dal 64’ Beghetto 6 – Si fa trovare pronto, aiutando i suoi a cambiare marcia per un finale di partita che regala i tre punti ai grigi).

Marconi 6,5 – Talvolta potrebbe ragionare un po’ di più anziché tirare da posizione impossibile, ma si vede che ha fame e ce la mette tutta o per sbloccarla o per mettere un assist. Gli riesce la seconda, con la sponda per Di Gennaro che è decisiva (dall’ 83’ Corazza).

Palombi 5,5 –
Prestazione opaca per lui, anche se bisogna sottolineare come l’Alessandria abbia supportato pochino le punte, con pochi palloni giocabili e spesso in direzione Marconi e non in direzione Palombi. Quando c’è una manovra offensiva non riesce però a supportarla al meglio, finendo con l’isolarsi un po’. (dal 58’ Orlando 6 – Un po’ più nel vivo del gioco rispetto a Palombi, anche con il suo ingresso in campo sembra aumentare l’affinità tra i giocatori in campo).

Moreno Longo 6,5 – Imposta una gara più difensiva nel primo tempo, cercando poi di aumentare la pericolosità nella ripresa a Cosenza meno compatto. Con i cambi dà la svolta al match ottenendo i primi tre punti della stagione.

COSENZA

Vigorito 6 – Partita poco impegnativa per l’estremo difensore, che deve limitarsi a qualche uscita e a un po’ di gioco con i piedi. Un problema fisico lo costringe a uscire nella ripresa (54’ Saracco 6 – Entra e anche per lui non c’è molto da fare. Il bolide di Casarini era imprendibile, ma la traversa lo salva, sul gol di Di Gennaro può poco).

Tiritiello 6,5 – Gara senza sbavature, soffre nella ripresa ma alla fine tiene senza grossi problemi.

Rigione 6,5 – Tiene botta e non va in affanno fino al forcing finale avversario, nella fase centrale della ripresa il ritmo imposto dagli avversari qualche problema glielo dà.

Pirrello 5 – Gara tranquilla per larghi tratti, almeno fino al calcio d’angolo decisivo, dove si perde la marcatura su Di Gennaro che insacca.

Situm 5 – Non lo si vede praticamente mai. Sulle fasce il Cosenza quest’oggi fa tantissima fatica e non incide. Sulla sua corsia il croato viene praticamente sempre schermato prima che possa fare qualunque cosa.

Carraro 6 – In mezzo al campo la gestione della gara di tutti è buona, non ci sono però idee abbastanza efficaci per riuscire a far saltare le linee strette dell’Alessandria.

Palmiero 6 – Conduce con discreta sicurezza la gara, gestendo la palla senza troppi affanni e aiutando i suoi a intessere la manovra, ma come per tutti gli altri manca il guizzo che sposti gli equilibri (dall’ 81’ Gerbo sv).

Boultam 6,5 – Cerca di dare un po’ di imprevedibilità alla manovra con qualche idea che vada fuori dagli schemi di una partita molto tattica. Riesce a creare qualche buon presupposto, con quel bolide da fuori nel sette che non si tramuta in gol solo perché Pisseri si supera. (dal 54’ Eyango 5 – Non sembra ben presente nel match, prima regala a Casarini lo spazio per il bolide che si spegne sul montante, poi non sale tenendo in gioco Di Gennaro nella mischia che porta al gol vittoria avversario).

Corsi 5,5 – Leggermente meglio del suo dirimpettaio perché un paio di spunti dal suo lato arrivano, ma troppo poco per impensierire un Alessandria che oggi riesce a difendersi con efficacia (dall’ 81’ Kristoffersen sv).

Gori 5 – Offensivamente il Cosenza parte benino e poi va spegnendosi progressivamente. Le poche volte in cui il pallone gravita dalle sue parti viene annullato dalla difesa piemontese.

Millico 5,5 – Prova con il suo talento a sgusciare tra le maglie dell’Alessandria che nel primo tempo sono strettissime. Ci riesce solo a tratti, non aiutato nemmeno dalla manovra della squadra, che si scopre un po’ poco. Il problema muscolare lo costringe a dare forfait, l’ennesimo della sua ancora giovane carriera (dal 37’ Caso 5,5 – Entra e ci mette subito buon piglio regalando qualche spunto interessante con i suoi dribbling, va però spegnendosi con il passare di minuti come tutta la squadra).

Marco Zaffaroni 5,5 –
Il Cosenza disputa una buona gara per circa un’ora, poi si spegne. Chiaramente con tante assenze possono esserci problemi sotto il punto di vista delle energie e dei cambi, ma il timing di questi non sembra il più corretto e alla fine a scacchi la vince Longo.

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