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Bari, Sogliano: “Memushaj, c'era trattativa. Rinnovi non sono la priorità"

Bari, Sogliano: “Memushaj, c'era trattativa. Rinnovi non sono la priorità"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 1 febbraio 2018, 21:122018
di Marco Frattino

Direttamente dalla sala stampa del 'San Nicola', il ds Sean Sogliano fa il punto sul momento del Bari. Tanti i temi toccati: dal mercato, con i movimenti effettuati in entrata e in uscita, alle ultime prestazioni sul campo dei biancorossi. Questa la conferenza riportata da Tuttobari.com.

Che tipo di mercato credeva di fare? "Non faccio il mercato per me stesso. Qui si fa troppo fantamercato. Quando abbiamo cambiato tanto, siamo stati criticati. Quando abbiamo cambiato poco, siamo stati criticati. Sicuramente non faccio mercato per prendere un voto. Non mi interessa. Penso che il nostro mercato sia stato fatto per risolvere due problematiche per due giocatori fuori lista. Avevamo l'intenzione di continuare a cercare profili giovani. Prendere i giovani è una speranza. L'obiettivo primario era Memushaj. Nonostante fosse stata una trattativa avviata con l'agente, il Benevento ha deciso di venderlo solo attraverso l'acquisto del cartellino. Pagare un milione per un giocatore di 28-30 anni non era una cosa giusta da fare. Volevamo prenderlo in prestito e diventare proprietari del cartellino in base agli eventi di classifica. Non abbiamo preso un altro centrocampista perché sarebbe stato ingiusto. Sono scocciato di pensare che i giocatori degli altri sono sempre più forti dei nostri. Greco è andato a giocare a Foggia. Qui a Bari non poteva scendere in campo. Gioca a 50 km e fa il titolare. Dico lui, per fare un esempio. Dobbiamo credere in questa squadra, cercare di ripetere il girone d'andata e migliorando i difetti".

La situazione di Anderson? "Anderson aveva tre offerte. E' giovane, l'avremmo venduto a determinate cifre. E' giovane e a metà stagione abbiamo deciso di tenerlo".

L'amicizia con Vigorito non avrebbe dovuto facilitare la trattativa per Memushaj? "L'amicizia con Vigorito non c'entra col lavoro. Probabilmente hanno fatto una valutazione sul giocatore che voleva uscire e, dopo, con De Zerbi hanno cambiato idea. E' un'idea lecita. Nessuno ti regala i giocatori".

Perché non è stato acquistato un esterno offensivo? "Non aveva senso prendere un'alternativa. Al di là del discorso Andrada che rientra nel discorso giovani, bisognava prendere un giocatore di caratura superiore. Le alternative ci sono: Iocolano, Balkovec, Floro Flores. Se Improta salta una partita, non giochiamo in dieci. Cissè può giocare anche esterno".

Problema in attacco. Si poteva intervenire? "Trovare un attaccante più forte di quelli che abbiamo noi non è facile e non era alla nostra portata. Siamo intervenuti in difesa perché era il reparto da rinforzare. L'attacco è stato fino a 5-6 partite fa uno dei primi attacchi del campionato".

La situazione di Floro Flores? "Sono stato chiaro. Chi voleva andare via era libero di farlo. Chi vuole restare deve avere voglia di restare con lo spirito giusto, giocando anche poco. Noi crediamo in lui, ma chi sta qua deve accettare le scelte dell'allenatore. Chiarisco il discorso della rosa abbondante. Tutte le squadre di B hanno sotto contratto 28 giocatori. Noi abbiamo 29 giocatori tenendo presente i 3 portieri. Vi ricordo che le ultime partite le abbiamo giocate con 3-4 della Primavera. A me piacerebbe avere altri giovani in rosa, abbiamo preso un ragazzo dall'Arezzo, un altro del 2001. Mi dispiace che ogni volta venga detto che manca qualcosa. Non troviamo pace".

Tanti giocatori in scadenza nel 2018. Qual è il piano della società? "I giovani sono sotto contratto pluriennale. I rinnovi non sono situazioni prioritarie. La società deve avere sotto contratto i giovani e poi fare valutazioni sugli altri".

Quali sono i programmi futuri di Sogliano e del Bari? "Vivo alla giornata, ma lavoro come se dovessi restare qui 10 anni. Conosco l'ambiente e vivo giorno per giorno".