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Bettella saluta il Pescara dopo la salvezza: "Non avrei sopportato un finale diverso"

Bettella saluta il Pescara dopo la salvezza: "Non avrei sopportato un finale diverso"TUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 17 agosto 2020, 11:04Serie B
di Claudia Marrone

Davide Bettella passa al Monza. E si trova così a salutare Pescara, dove ha trascorso questa stagione, conclusa con la salvezza centrata in extremis, all'ultimo rigore della serie post supplementari nella sfida playout di ritorno contro il Perugia.
Questo, il post Instagram del calciatore: "Non avrei sopportato un finale diverso perché l’unica cosa che volevo io e che volevamo tutti noi era salvarsi. È stato un anno complicato, difficile, pieno di difficoltà, lungo, lunghissimo, diverso da tutti gli altri. Potevamo e dovevamo fare di più soprattutto per chi non ha mai smesso di credere in noi ma adesso bisogna guardare avanti. Io voglio ringraziare il Pescara e la sua gente perché in questo tempo trascorso insieme mi sono sentito a casa, ho conosciuto professionisti seri, grandi lavoratori, compagni e amici, persone fantastiche grazie alle quali sono cresciuto sia in campo ma soprattutto fuori, come calciatore e come uomo. Non voglio dimenticare nessuno perché TUTTI hanno reso indimenticabile questa mia esperienza: dal presidente, ai direttori e agli allenatori, dagli staff tecnici e medici ai magazzinieri. Per me Pescara è famiglia, è il cielo azzurro e i tifosi splendidi che non ti lasciano mai solo. Pescara è professionalità e rapporti veri, sudore e dedizione, fatica e lavoro. Pescara è felicità di allenarsi, scendere in campo per vincere, ambizione, voglia di lottare e raggiungere gli obiettivi che sembrano impossibili. Pescara non molla mai e supera anche gli ostacoli più complicati. Pescara è un sentimento bellissimo che mi ha cambiato la vita.

Qui ho provato emozioni uniche che mi porterò nel cuore per sempre e sono orgoglioso di aver indossato questa maglia, che partita dopo partita è diventata una seconda pelle. Ho pianto di gioia, come dopo il mio primo goal tra i professionisti e adesso le mie lacrime sono di tristezza perché lascio un pezzo di cuore.
Grazie PESCARA!

NU SEM NU ! 🐬".

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Non avrei sopportato un finale diverso perché l’unica cosa che volevo io e che volevamo tutti noi era salvarsi. È stato un anno complicato, difficile, pieno di difficoltà, lungo, lunghissimo, diverso da tutti gli altri. Potevamo e dovevamo fare di più soprattutto per chi non ha mai smesso di credere in noi ma adesso bisogna guardare avanti. Io voglio ringraziare il Pescara e la sua gente perché in questo tempo trascorso insieme mi sono sentito a casa, ho conosciuto professionisti seri, grandi lavoratori, compagni e amici, persone fantastiche grazie alle quali sono cresciuto sia in campo ma soprattutto fuori, come calciatore e come uomo. Non voglio dimenticare nessuno perché TUTTI hanno reso indimenticabile questa mia esperienza: dal presidente, ai direttori e agli allenatori, dagli staff tecnici e medici ai magazzinieri. Per me Pescara è famiglia, è il cielo azzurro e i tifosi splendidi che non ti lasciano mai solo. Pescara è professionalità e rapporti veri, sudore e dedizione, fatica e lavoro. Pescara è felicità di allenarsi, scendere in campo per vincere, ambizione, voglia di lottare e raggiungere gli obiettivi che sembrano impossibili. Pescara non molla mai e supera anche gli ostacoli più complicati. Pescara è un sentimento bellissimo che mi ha cambiato la vita. Qui ho provato emozioni uniche che mi porterò nel cuore per sempre e sono orgoglioso di aver indossato questa maglia, che partita dopo partita è diventata una seconda pelle. Ho pianto di gioia, come dopo il mio primo goal tra i professionisti e adesso le mie lacrime sono di tristezza perché lascio un pezzo di cuore. Grazie PESCARA! NU SEM NU ! 🐬

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