Cremonese, Parigini: "Non siamo sereni. Taglio stipendi? Se serve, sono disposto"
Ospite di Sportitalia, l'attaccante della Cremonese Vittorio Parigini ha parlato del momento che sta vivendo l'Italia. Con Cremona che è stata l'epicentro del caos: "Ci ha mandato oggi un messaggio il nostro team manager, gli allenamenti sono sospesi fino al 3 aprile, dovremmo a regolare riprendere il 4, ma vedremo l'evolversi della situazione. Cremona è stata una delle prime città colpite, mi ha spaventato molto vedere come il virus si è espanso in poco tempo, non è una bella situazione e non la vivo serenamente, ma spero sempre che si possa presto tornare alla normalità. Non è facile adattarsi a questa situazione, viviamo alla giornata facendo quello che fanno tutti, cucino, porto in giro il cane ma solo 10 minuti e mi alleno: la società ci ha mandato dei video di allenamento, ci adattiamo perché non abbiamo tutti i mezzi che ci sono al campo".
Una sola nota al calcio giocato: "Io qua sono venuto per venire a giocare, spero vivamente che quando si ritornerà a giocare potrà contribuire a salvare la squadra per poi approdare in A. Siamo un grande gruppo, ragazzi umili, ci siamo uniti ancora di più: i mezzi per salvarci li abbiamo".
E conclude, con uno degli argomenti del giorno, il taglio degli stipendi di calciatori e allenatori: "Sul taglio degli stipendi mi importa perché è il nostro lavoro, ma se c'è da dare una mano al nostro paese sono disposto anche a tagliarmi lo stipendio".