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Emergenza Coronavirus, Memushaj: "Per noi albanesi l'Italia è una seconda casa"

Emergenza Coronavirus, Memushaj: "Per noi albanesi l'Italia è una seconda casa"TUTTO mercato WEB
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
domenica 29 marzo 2020, 23:31Serie B
di Alessandra Stefanelli

Intervenuto nel corso di Casa Di Marzio su Instagram, il centrocampista del Pescara Ledian Memushaj ha commentato l’emergenza Coronavirus in atto in Italia, parlando anche del bel gesto fatto dall’Albania che oggi ha inviato nel nostro Paese 30 sanitari: “È stato un discorso veramente toccante, mi è venuta la pelle d'oca, anche se siamo un Paese in crescita siamo un paese povero. Che, con quel poco che ha, prova comunque ad aiutare gli altri, soprattutto l'Italia che per noi è una seconda casa. C'è un grande rapporto tra Italia e Albania, da noi si vedono tutti i canali televisivi italiani, siamo cresciuti così e in molti hanno imparato l'italiano, è come una seconda Nazione. Nella seconda metà degli anni '90 era un momento di guerra, accadeva di tutto, tanta gente era scappata in Italia, io fortunatamente avevo mio padre che lavorava, ma poi sono arrivato anch'io nel Paese più bello del mondo. Ho passato più anni qui che in Albania, mi sento anche italiano. A 15 anni ero a La Spezia, anche se giocavo in giro per l'Italia: il Picco è stato il primo stadio che ho visto. A gennaio e febbraio avevamo tanti giocatori con l'influenza, poi anche persone dello staff, era una situazione strana che non era mai successa, volevamo dare un esempio e siamo scesi in campo con le mascherine. Secondo me il virus è arrivato nella nostra squadra, però non ci hanno fatto i tamponi, ero contento che si fosse fermato tutto”.

Chiosa sul calcio italiano: Chi lo sa se riprenderemo a giocare. Penso che si farà di tutto per ricominciare, il calcio è importante in Italia anche a livello economico, non solo per i calciatori ma anche per gli addetti”.

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