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Cittadella, Gorini: "Ho voglia di continuare"

ESCLUSIVA TMW - Cittadella, Gorini: "Ho voglia di continuare"TUTTO mercato WEB
© foto di Stefano Amirante
mercoledì 30 novembre 2011, 22:302011
di Claudio Sottile
Edoardo Gorini, difensore classe '74, veste la maglia del Cittadella, di cui è capitano. Nel suo curriculum ricordiamo le esperienze con Varese, Albinoleffe, Pavia e Ravenna.

Historia Magistra vitae.

Lo sa bene Edoardo Gorini, difensore chioccia nel Cittadella devoto alla linea verde. Saranno le 37enne primavere che non pesano ma arricchiscono, sarà la laurea proprio in Storia nel suo CV, sarà il record di presenze (251) con la maglia del Varese, ma l'esperienza proprio non gli difetta.

Perciò nessun volo pindarico, ora che il Cittadella ha 21 punti dopo 17 partite e undici squadre sotto di sé.

Basta un attimo e ti ritrovi a gambe all'aria. Parola del "Goro", in ESCLUSIVA per TMW.

Posso chiamarti Edoardo o devo chiamarti dott. Gorini?
"Va bene dott. Gorini (ride). Scherzi a parte, ho preso la laurea più per una passione che per un reale utilizzo. Mi è sempre piaciuta la storia medievale, perciò ho frequentato un corso di Laurea ad hoc. Essendo veneziano, e giocando sempre in città medievali, non ultima Cittadella, era facile appassionarsi alla storia di quel periodo".

Rimanendo in tema, il tuo Cittadella sta costruendo un'annata da Rinascimento più che da Medioevo.
"Viviamo tutto sommato un buon momento, sette punti in tre partite prima della sconfitta col Crotone di sabato scorso. L'euforia in una squadra così giovane può essere un'arma a doppio taglio. Il periodo è buono, dobbiamo cercare di trasformare l'euforia in entusiasmo e non in un boomerang che faccia sottovalutare gli impegni. Ah, comunque la squadra è giovane a parte me (ride) ".

Quali squadre vedi invischiate nella lotta retrocessione?
"Difficile fare nomi, perché anche l'Ascoli nonostante la penalizzazione, ha dimostrato di non essere per nulla morto. Noi dobbiamo cercare di mantenerci in posizione tranquilla fino alla fine del campionato, perché se poi dovessimo trovarci impelagati, da squadra giovane, sarebbero guai. Consideriamo il Brescia, è una buona squadra, ma se ti trovi lì giù fai fatica. Chi parte con altri obiettivi e arranca poi ne esce a fatica, vedi il Sassuolo dell'anno scorso".

Possiamo affermare che tu sia nel bel mezzo di una seconda giovinezza?
"Sicuramente sì! Certo i due mesi e mezzi di infortunio di quest'anno, con l'infiammazione al tendine d'Achille, mi hanno spiazzato, ma con la terapia PRP e dei plantari fatti apposta ho accorciato i tempi di recupero e ce l'ho fatta. Ora son contento di essere ritornato a giocare. Sto abbastanza bene fisicamente, non c'è cosa migliore di poter giocare, perché è la cosa migliore che possa fare. Finché ci saranno fisico ed entusiasmo sarò ben contento di andare avanti".

Nessuna idea di smettere.
"Alla mia età, sportivamente parlando, bisogna vivere alla giornata, vedendo come si sta fisicamente. In due mesi e mezzo di inattività ho pensato di smettere, perché era una situazione fastidiosa e inaspettata. Poi una volta tornato in campo è logico allontanare sempre più le idee di ritiro, ho voglia di continuare".

Ti vedi allenatore in futuro?
"Bisogna fare un apprendistato, non so se sarei portato. L'allenatore è altro rispetto al calciatore, dovrei provare, certo mi piace molto il campo, vedremo".

Il Cittadella tradizionalmente sforna attaccanti prolifici, l'ultimo in ordine cronologico è stato Piovaccari (27), capocannoniere del campionato 2010/2011: chi sarà il prossimo?
"Potenzialmente abbiamo tanti bravi giovani che potrebbero esplodere. A Cittadella c'è l'ambiente ideale per farlo, non ci sono tensioni, la società è sana, puoi pensare a essere solo giocatore. Ci vogliono naturalmente delle caratteristiche tecniche per emergere. Io penso a Di Carmine (23), che si da un gran da fare, ha fatto solo un gol fino ad oggi ma secondo me è il nostro nuovo bomber".

La tua carriera è indissolubilmente legata alla maglia del Varese, del quale sei primatista di presenze. Due settimane fa li hai battuti a domicilio, come li giudichi?
"Da quando è arrivato Maran hanno due punti di media a partita. Hanno una bella squadra, davanti sono forti, il mister è stato bravo a dare loro il carattere che magari Carbone non era riuscito a instillare. Faranno un campionato di vertice come l'anno scorso, non so se faranno i play off ma li vedo comunque in alto".

Sei tra i delegati AIC più appassionati e competenti della cadetteria, cosa pensi del nuovo contratto collettivo di B?
"Sono stati fatti passi importanti, il nuovo contratto collettivo è la via di mezzo per accontentare tutti. Ragionando da calciatore, e non solo da delegato, credo che siano state fatte buone conquiste. Ero alla prima esperienza da rappresentante di squadra, sono un neofita e devo imparare, sfrutto la mia età e metto a disposizione quello che so fare".

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