Palazzi: "Salvezza con la Pro Vercelli per dimenticare Livorno"

Salvarsi con la Pro Vercelli per dimenticare l'anno orribile di Livorno e continuare a sognare la maglia dell'Inter. E' questa, in estrema sintesi, la trama della stagione che Andrea Palazzi, giovane centrocampista classe 1996 delle Bianche casacche, ha delineato per continuare la sua crescita da calciatore. "Dopo una stagione come quella che ho vissuto a Livorno - racconta in esclusiva a TuttoMercatoWeb.com - con poche possibilità di mettermi in mostra e una retrocessione, alla prima esperienza nel calcio professionistico, che mi ha davvero scombussolato sono felice di quello che sto facendo a Vercelli. Sia sul piano personale che di squadra".

Livorno, dunque, tappa dura. Dalle ambizioni di alta classifica all'incubo Lega Pro.
"Ancora oggi, a mente fredda, non riesco a spiegarmi quanto accaduto. Direi che tutti coloro che hanno preso parte a quella stagione hanno delle colpe per una retrocessione arrivata con una squadra che era per qualità almeno da zona playoff. Una cosa è certa: non possiamo attribuire quanto accaduto alla sfortuna".

Tornando al presenze la Pro è senza vittorie da cinque turni e sabato c'è il Vicenza. Che gara sarà?
"Fondamentale. Uno scontro salvezza che in caso di vittoria ci porterebbe non solo i tre punti ma anche una boccata d'ossigeno importante. Contro il Latina dovevamo vincere, ma abbiamo subito il gol del pari a tempo scaduto, a Bari invece dovevamo fare meglio. L'ultima gara in casa della Virtus Entella la reputo una prova di forza. Adesso testa al Vicenza, la gara più importante di tutte".

Da giovane calciatore qual è il tuo rapporto con mister Longo?
"Buono. Lo conoscevo per averlo affrontato nel campionato Primavera e adesso mi sta aiutando consigliandomi sempre e dandomi anche l'opportunità di crescere giocando con costanza".

Con l'obiettivo futuro di tornare a vestire la maglia dell'Inter.
"Sì. Il mio cartellino è di proprietà del club nerazzurro e vorrei tornare in pianta stabile a Milano. So che è difficile, ma è il mio sogno. E per realizzarlo so che devono dare sempre qualcosa di più. Ogni giorno".