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Pres. Empoli: "Prima idee sbagliate. Ora cerchiamo continuità"

ESCLUSIVA TMW - Pres. Empoli: "Prima idee sbagliate. Ora cerchiamo continuità"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
martedì 11 febbraio 2020, 18:04Serie B
di Claudia Marrone

Un Empoli in netta ripresa, un Empoli che, con i dovuti aggiustamenti, sta provando a risalire la china per raddrizzare una stagione partita con ben altri obiettivi: ma tutto può ancora accadere, il girone di ritorno è tutto da giocare.
E un'analisi del momento, con un excursus anche al passato, è fatto, ai microfoni di TuttoMercatoWeb.com, dal patron azzurro Fabrizio Corsi.

Una stagione dai due volti quella del suo Empoli, ma il positivo corso sembra adesso avviato: quali sono le sue sensazioni?
"Ci sono voluti dei mesi di sofferenza per capire che forse avevamo idee sbagliate, la nostra idea di gioco non era più perseguibile, tanto che prima di Natale avevamo deciso di cambiare il volto alla squadra. La stessa non aveva rispettato le aspettative, ma con la rivoluzione di gennaio e l'arrivo di mister Marino, esperto per la categoria, abbiamo recuperato fiducia, sia come staff dirigenziale che a livello di squadra. E' chiaro che ora servono i fatti e il lavoro, non tante chiacchiere, anche perché ci aspetta un finale di stagione tosto, a cominciare da domenica, quando arriverà il Pisa: partita dura, e per di più un derby".

Accennava all'esperienza di Marino. Crede di aver particolarmente pagato l'inesperienza di Muzzi, alla sua prima volta da tecnico?
"La squadra aveva problemi di organico, anche complici vari infortuni, e lui non aveva la giusta esperienza: ma questa è stata solo una delle tante componenti, probabilmente è stata poco felice anche la mia gestione e quella del Ds Accardi. Ma ora abbiamo fatto degli aggiustamenti, e speriamo presto di invertire il trend negativo: non bastano due vittorie per dire che qualcosa è stato fatto, in questo campionato conta molto la continuità".

A ogni modo, un'inversione di rotta si è intravista: quali sono, a oggi, gli obiettivi?
"Adesso dobbiamo cogliere l'occasione per tirarci fuori quanto prima da questa classifica imbarazzante rispetto agli obiettivi iniziali, che volevano la disputa di un campionato da protagonisti. Pensiamo a dare quella già accennata continuità, poi in primavera vedremo se le ambizioni saranno diverse, basta poco per cambiare il volto di una stagione quando la classifica è così equilibrata come quella che stiamo vedendo".

Riavvolgiamo il nastro: cosa non rifarebbe riguardo a questa stagione?
"Il problema credo davvero sia stato il rendersi conto che il modulo che ci aveva fatto grandi è divenuto di difficile interpretazione: il 4-3-1-2 va bene per il Cittadella, perché ne dà un'interpretazione diversa alla nostra, noi abbiamo capito tardi che era arrivato il momento di voltare pagina. Quel modulo, inventato a Empoli da Sarri e poi proseguito, ha fatto il suo tempo".

A proposito di Sarri, tante le polemiche che lo stanno riguardando: è un allenatore da Juventus, secondo lei?
"Partiamo dal presupposto che io sono molto felice se Sarri fa bene, e molto dispiaciuto se invece fa male. Il suo modo di proporre calcio sta trovando, a Torino, qualche difficoltà, che è prontamente compensata dagli elementi, ma quando trovi squadre come il Napoli che si difendono in nove è normale avere qualche difficoltà. L'unico problema che può avere è legato all'espressione di gioco da tenere costante per tutti i 90' di una gara, ma credo comunque che sia un tecnico da Juventus".

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