Faggiano-Parma, non serve un primo amore per essere felici
Non è stato un primo amore, diciamolo. Perché il Parma era nato con un altro progetto. Quello del calcio sostenibile, e dei tanti ex. Da Scala ad Apolloni, passando per Galassi e Minotti. però quel progetto è naufragato dopo un'ottima stagione in Serie D e un avvio di campionato complicato in Lega Pro. Rivoluzionato l'organigramma, il Parma ha puntato con decisione su Daniele Faggiano, reduce dall'avventura complicata di Palermo, ma che conosceva meglio di molti altri le acque in cui avrebbe dovuto navigare. Ieri, la notizia del rinnovo: direttore sportivo blindato, e crociato almeno fino al 2019. Nel frattempo, un anno di soddisfazioni.
Il Parma, in Lega Pro, era arrivato per vincere e convincere. Non vi stava riuscendo e non era scontato che lo facesse. Con Faggiano, il mercato dei "vecchietti": dentro diversi giocatori di esperienza. Non tutti colpi a segno, ma il segno il ds pugliese lo colpisce eccome. Secondo posto nel girone, finale playoff vinta. È Serie B. Affrontata, ora lo possiamo dire, col piglio di chi la vuole vincere. Mercato sontuoso, forse il migliore della categoria. E quel secondo posto, a due punti dall'ipotetica corazzata Palermo, è lì a dimostrarlo. Non sarà stato amore a prima vista, ma finora sono state soddisfazioni. E lo saranno anche in futuro.