Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

Frosinone, Salvini: "Costruita squadra consapevole del proprio valore"

Frosinone, Salvini: "Costruita squadra consapevole del proprio valore"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico De Luca
giovedì 12 ottobre 2017, 18:082017
di Marco Frattino

Ernesto Salvini, Direttore dell’Area tecnica del Frosinone, ha affrontato alcuni temi legati al club ciociaro attraverso le frequenze di Radio Day. “

Stadio nuovo, rosa altamente competitiva, il Centro Sportivo: le avversarie come ci affrontano? In testa hanno la squadra da battere a tutti i costi per questi motivi. “E’ chiaro che questa è una cosa che sta cominciando a farmi fastidio. Detta da noi ha una valenza, detta da altri suona come un ‘gufaggio’ che rispedisco al mittente. Abbiamo messo su una squadra con ambizioni di giocarsela fino alla fine, una squadra che è consapevole di avere dei valori ma, come ho sentito dire in giro, per essere classificati come la Juventus della Serie B ci sarebbe bisogno di quelle avversarie che ha la Juve. La Società può pensare di costruire il meglio. Poi ci sono anche gli avversari, ci sono le partite da giocare, ci sono le classiche variabili da affrontare di volta in volta, ci sono anche gli avversari. Ecco perché ripeto fino alla noia che questo campionato è livellato in alto”.

In queste prime giornate si è fatta un’idea di quali sono le squadre potenzialmente più quotate? “Ho questa deformazione, conosco la classifica solo perché qualcuno me la sottopone ogni tanto o perché mi capita di sfogliare i giornali. Non riesco a fare questi conti prima che manchino 10 giornate alla fine del campionato. Perché per trasformare una stagione da presunta positiva a positiva bisogna fare i conti. I conti veri. E come noi questo discorso vale anche per gli altri. I valori assoluti usciranno fuori nel girone di ritorno, non prima. In questo campionato manca per ora la squadra che vince 5 partite di fila. E probabilmente questo non avviene perché è aumentato il tasso tecnico e il valore degli avversari”.

Direttore, incide forse la paura dello scorso anno? “Proprio perché alla fine ciò che emerge è l’affetto per i colori del Frosinone, quello che non accetto sono le critiche che arrivano da altri, al di fuori dal nostro ambiente. Perché lì non c’entra il tifo ma quella si chiama strategia di destabilizzazione. Non sono d’accordo con alcuni messaggi. Probabilmente a Novara c’è stato il vero black-out a tutti i livelli, compreso anche l’errore del singolo. Ma credo che questa squadra abbia dimostrato qualcosa di buono e come ho detto il lavoro non è stato completato proprio per i motivi spiegati in precedenza”.

Tra i discorsi fatti nelle ultime settimane, qualcuno ha ‘pizzicato’ Daniel Ciofani. Ora tutto lo rimpiangono. In un campionato, certi giudizi affrettati danneggiano i calciatori. Lei cosa ne pensa? “La partita di un calciatore non può essere circoscritta ed essere soppesata su un gol in più o un gol in meno. A me tante volte è capitato di fare i complimenti a Ciofani per il grande lavoro svolto a tutto campo. Daniel è uno dei pochi ‘highlander’ nel calcio italiano capace di fare reparto ed essere utile tatticamente alla squadra dall’inizio alla fine di una partita. Ecco perché chi è passato sulla panchina del Frosinone ha cercato sempre di mandarlo in campo. Un giocatore che ha raggiunto i suoi obiettivi prefissati da ragazzino e che si spende come un ragazzino è da ammirare”.

I giovani del Frosinone. Un giudizio. “Fondamentalmente il comportamento di un tecnico lo disegna la strategia della società. Quest’anno al tecnico è stato chiesto, direttamente dalle parole del presidente Stirpe, di valorizzare i ragazzi che ha in organico. Per tenerli lì, la società ha capito che hanno delle qualità. E se poi ci si mette anche la predisposizione a saper lavorare con quel tipo di giocatori da parte un allenatore che arriva dal settore giovanile, allora la scintilla può scoccare veramente. Quando vedo Longo riprendere un giocatore giovane, sono felice. E sapete perché? Con quel metodo che il tecnico concentra su di loro l’attenzione perché sa che potranno aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi”.

Sabato arriva il Palermo, gara di altissimo profilo. Cosa pensa di questa gara? “Cerco di dare la risposta che darebbe un calciatore: queste sono le partite che non hanno bisogno di ulteriori motivazioni. E come tutte le partite vanno affrontate con la giusta testa per capire se sei in grado di competere a certi livelli. Il Palermo, con il Bari, è la squadra più blasonata della Serie B. La sfortuna del Frosinone è che avremmo potuto incontrarli prima, magari. Quindi la polemica circolata del prospettato rinvio che non sarebbe stato accolto non esiste, semplicemente perché quella di non prevederlo è una  norma votata da tutti nell’ultima assemblea di Lega”.

Torniamo allo stadio. Come procede l’ambientamento nella nuova casa? “Al momento siamo stati sfrattati dal giardiniere, non ci ha concesso di fare l’allenamento del giovedì. Ma debbo dire che il nostro specialista ha fatto delle cose strabilianti sui campi. E poi fatemelo dire: l’effetto speciale, quel campo, quella struttura, lo provocano sui nostri giocatori ma anche sugli altri. Credetemi”.