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Gattuso fa la conta degli assenti: serve il suo tocco per rifare il Milan

Gattuso fa la conta degli assenti: serve il suo tocco per rifare il MilanTUTTO mercato WEB
© foto di Daniele Mascolo/Photoviews
venerdì 9 novembre 2018, 14:452018
di Ivan Cardia

Un piccolo bollettino di guerra: è quello che Betis-Milan ha consegnato a Gennaro Gattuso. Come una doccia fredda, prima della partita era arrivata la notizia del lungo stop per Lucas Biglia: quattro mesi di riposo forzato per l'argentino, centrale nel progetto tecnico di Ringhio. A partita conclusa, ecco i guai muscolari di Hakan Calhanoglu, in campo per 90 minuti ma costretto a uscire dolorante per fare spazio a Bertolacci. E anche Mateo Musacchio ha salutato il Guadalquivir acciaccato, dopo la botta alla schiena subita da Kessie. A sua volta, non al meglio della condizione.

Un rientro complicato, che va ad aggiungersi a una situazione già difficilmente gestibile: Mattia Caldara è out da inizio stagione e il suo rientro è tutto da scrivere. Bonaventura e Calabria sono anche loro ai box, contro la Juve sono in bilico a voler essere generosi. Urge riscrivere le proprie scelte, per Ringhio: senza Calha, il 3-5-2 schierato contro il Betis può essere una soluzione soltanto con il ritorno di Riccardo Montolivo. In rosa è successo, in campo serve ancora tempo.

Cosa fare? La soluzione già tentata nelle ultime uscite, forse, resta la più convincente: 4-4-2. Bakayoko-Kessie (o Bertolacci) a centrocampo: deve crescere il francese. E Suso deve diventare più funzionale al gioco degli attaccanti. È un Milan che ha le risorse per far fronte a un'infermeria piena, ora serve l'inventiva di Gattuso.