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Delfino in alto mare. Il Pescara e il calo repentino nel 2019

Delfino in alto mare. Il Pescara e il calo repentino nel 2019TUTTO mercato WEB
© foto di Andrea Rosito
lunedì 15 aprile 2019, 17:04Serie B
di Luca Bargellini

Quattro vittorie nelle ultime dieci giornate e zona promozione che adesso è lontana otto punti: si può analizzare in questo modo il momento attuale del Pescara di Giuseppe Pillon.

Dopo una prima parte di stagione in cui il Delfino era riuscito a sorprendere tutti, con un gioco propositivo e risultati oltre le aspettative d'inizio campionato, Brugman&C. adesso si trovano ad un passo dal rush finale il morale al di sotto della linea di galleggiamento e con il rischio di venir risucchiati ancora più in basso in classifica.

E' vero che la qualificazione playoff, a meno di cataclismi, dovrebbe essere comunque al sicuro, ma la storia racconta bene come una migliore posizione in classifica possa garantire un cammino più agevole nel post-season.
Un dettaglio, questo, che non può essere preso sottogamba dallo stesso Pillon e da tutta la società se vuole davvero puntare alla ritorno in Serie A.

Per risollevarsi occorre, dunque porsi qualche domanda. In ogni settore della società. Sia a livello dirigenziale con le voci sul futuro del tecnico iniziate a circolare troppo presto, che sul piano prettamente tecnico. Le ultime novità tattiche, infatti, non sembrano aver reso secondo le attese. E allora perché continuare? Perché perseverare?

Tanto più che anche i singoli ne stanno soffrendo. Un esempio? Mirko Antonucci. Il talento scuola Roma, alla prima esperienza lontano dalla Capitale, ha vissuto una prima parte di stagione da protagonista, con un ruolino di marcia che lo vedeva quasi rivestire il ruolo di talismano visto che con lui in campo per almeno 15' il Pescara aveva perso una sola volta in 22 giornate. Poi, con l'arrivo della seconda fase di stagione, è pressoché scomparso dal campo, fatta eccezione per il 45' nel pareggio contro il Cosenza.

Un esempio, certo, ma che va a colpire uno dei migliori della rosa abruzzese. Per tornare ai livelli di prima serve cambiare. Trovare una nuova via. Oppure tornare al passato. Per trovare un finale di stagione degno delle attese della piazza, della società e dello stesso avvio di campionato.

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