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Livorno, dal tramonto all'alba: la settimana decisiva per l'era Spinelli

Livorno, dal tramonto all'alba: la settimana decisiva per l'era SpinelliTUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
lunedì 10 febbraio 2020, 11:08Serie B
di Claudia Marrone

Con un pari, allora contro il Lumezzane (1-1 tra le mira amiche), era iniziata, e con un pari, 2-2 in casa del Pordenone, finisce: dopo duecentocinquantuno mesi, quasi duecentocinquantadue. Che sarebbero stati celebrati il 1 marzo, a 6 giorni dal derby di ritorno - dopo la vittoria dell'andata - contro il Pisa.

A cosa ci si riferisca è forse facile capirlo, nei giorni scorsi si è molto dibattuto di ciò: Aldo Spinelli, dopo 21 anni di presidenza, lascia il Livorno, con il match della “Dacia Arena” che potrebbe essere stato l’ultimo della sua gestione.
Pronto a rilevare il club c’è Majd Yousif, Ceo di Sharen'go (famosa multinazionale che opera nel noleggio delle auto elettriche), che solo tre giorni fa annunciò che la chiusura era ancora lontana, in corso c’era la due diligence, ma che al tempo stesso ha la voglia di chiudere in tempi brevi la trattativa. Per “tempi brevi” potrebbero intendersi pochi giorni. Soprattutto se si considera che, nell’eventualità, ci sarebbe ancora tempo per dare un’ulteriore sistemata alla squadra, con l’innesto di qualche svincolato di spessore che dia un decisivo contributo per una salvezza indubbiamente difficile ma a ora ancora possibile.

Anni di Serie A e Coppe europee, tanto che la Serie B e a maggior ragione la C sono sempre state mal digerite dalla tifoseria amaranto, che dopo l’addio di Cristiano Lucarelli – correva l’estate del 2007 – inizia una contestazione prolungata verso la proprietà, affievolita solo dalla tragedia che il 14 aprile 2012 colpisce l’ambiente: a Pescara, muore Piermario Morosini, morte che toccherà profondamente il presidente.
Ma la stagione 2015-2016, con la gara di Lanciano, segna la definitiva rottura tra le parti: il Livorno, complice una svista arbitrale e una ancora più madornale di Carlo Pinsoglio (ora terzo portiere della Juventus), retrocede in C, riesce poi a risalire ma la B non è più facile: lo scorso anno una salvezza centrata per miracolo, ora la storia nota. Una categoria da difendere: come, ancora non si sa, ma da difendere.

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