Livorno, Diamanti: "Un singolo non decide l'andamento di una squadra"
Il fantasista del Livorno Alessandro Diamanti intervistato da La Gazzetta dello Sport ha parlato dell’ottimo momento personale che sta vivendo nonostante le difficoltà della squadra, ultima in Serie B: “Non c’è un Diamanti vero e uno finto, io so quello che ho dimostrato e quello che posso dimostrare ancora con la voglia che ho addosso. Le cose purtroppo non vanno bene, ci servono i risultati per avere fiducia e crescere, ma un giocatore da solo non può determinare da solo l’andamento di una squadra, nemmeno CR7 alla Juventus o Messi. Salvarci quest’anno varrebbe molto di più che la promozione del 2007-08 perché è molto più difficile. Palermo? È stato un anno molto difficile, con dinamiche che non sto a spiegare, ma sotto l’aspetto umano è stato stupendo.
È stato un anno difficile, ma è stata più dura rescindere il contratto all’ultimo giorno di mercato - continua Diamanti parlando del calcio italiano - Perché non ci sono più giocatori come me? Manca il contatto con la gente, la simbiosi. Il calcio è di tutti, ma forse i tifosi godono di più per la sconfitta di una squadra rivale che per una vittoria della loro, cosa tipicamente italiana. Dybala è l’unico che fa cose che non ti aspetti come Cassano, Totti o Del Piero, fra gli italiani mi piace molto Chiesa, uno che combatte, trascina e ci mette il cuore”.