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Livorno, è il giorno dell'attesa. Al tramonto l'era Spinelli: un futuro da scrivere

Livorno, è il giorno dell'attesa. Al tramonto l'era Spinelli: un futuro da scrivereTUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport
giovedì 16 aprile 2020, 15:19Serie B
di Claudia Marrone

“Ormai noi col Livorno non c'entriamo più niente, pertanto oggi presenteremo tutti le dimissioni. Il Livorno viene regalato, il nuovo proprietario potrà contare su un gruppo di 30 giocatori che non dovrà più pagare perché il campionato è terminato": senza giri di parole, Aldo Spinelli, che dalle colonne del Corriere dello Sport ha quest'oggi ribadito la volontà di cedere il Livorno.

Una volontà che doveva esserci già concretizzata lo scorso 10 febbraio, dopo il 2-2 in casa del Pordenone, ma che è continuamente slittata perché le due diligence tra le parti chiamate in causa non parevano mai produttive. Ora pare solo questione di ore, si attende il comunicato che segnerà definitivamente il tramonto di un'epoca: perché 21 anni, molto dei quali costellati anche di Serie A e Coppe europee, non si cancellano con un colpo di spugna.
Per l'esattezza, duecentocinquantatre mesi e quindici giorni, perché l'era Spinelli era iniziata il primo marzo del 1999.

Ripetiamo, con tanti successi, e con tanto malcontento quando la tifoseria si è dovuta accontentare di Serie B o addirittura C. Poi la rottura, nel 2007, con Cristiano Lucarelli, anni di contestazioni prolunganti nel tempo, fino alla tragedia di Pescara, quando, il 14 aprile 2012, Piermario Morosini morì. Malumori affievoliti, ma poi la rottura è stata inevitabile. Era la stagione 2015-2016 e la gara di Lanciano segna il crac: il Livorno, complice una svista arbitrale e una ancora più madornale di Carlo Pinsoglio (ora terzo portiere della Juventus), retrocede in C, e non basta la promozione in B, lo scorso campionato ha visto una salvezza miracolosa, ora addirittura l'ultimo posto in graduatoria. Che, in caso di mancato annullamento della stagione, vuol di nuovo dire Serie C.
Con un fardello ancora più pesante. La sconfitta nel derby contro il Pisa. Già, per l'era Spinelli era iniziata con un 1-1 tra le mura amiche contro il Lumezzane, ma se davvero si concretizzassero le dimissioni, l'ultima gara della famiglia al momento ancora proprietaria sarebbe quella dell' "Arena Garibaldi": clima surreale, gara a porte chiuse e successivo stop a causa dell'emergenza Coronavirus. Ma il risultato non cambia, Lisi decide in favore del Pisa il match.

Majd Yousif, Ceo di Sharen'go (famosa multinazionale che opera nel noleggio delle auto elettriche), è quindi chiamato alla gestione della società. In un momento assolutamente anomalo che vedrà uno sì uno sbocco, ma che è per lo più indecifrabile. Salvare il salvabile, ma non sarà facile.
Però, di solito, dopo ogni salita, c'è una discesa...

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