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Parma, D'Aversa: “Notte più bella della mia vita. Futuro? Ora la festa”

Parma, D'Aversa: “Notte più bella della mia vita. Futuro? Ora la festa”TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
sabato 19 maggio 2018, 18:342018
di Marco Frattino

Il Parma festeggia la promozione in Serie A, mentre il tecnico Roberto D'Aversa ha così parlato al microfono di Sky Sport. “E' stata la notte più bella della mia vita dal punto di vista professionale, non ricordo queste emozioni in passato nemmeno nelle vesti di calciatore. Quando si diventa allenatore, si ragiona per un gruppo di persone ma si diventa responsabile di un intero movimento e di tante persone che lavorano insieme. La Serie B non l'avevo mai vinta, professionalmente è stata la notte più bella della mia vita”, ha detto l'allenatore.

Cosa vi aveva chiesto la proprietà? “Quando sono arrivato, insieme al mio staff, la proprietà mi aveva chiesto di dare un gioco alla squadra e di vincere il campionato di Serie C in un anno e mezzo. Abbiamo anticipato i tempi in Lega Pro, l'obiettivo iniziale in B erano i playoff ma tutti volevano il massimo. La piazza è ambita e pretende perché in passato ha vinto tanto, noi nella nostra testa ci abbiamo sempre sperato e abbiamo dato tutto per raggiungere questo obiettivo. A un certo punto della stagione era impensabile puntare alla Serie A, va dato il merito ai ragazzi e alla Società. Dopo le prime difficoltà, tutti siamo ripartiti e abbiamo raggiunto questo obiettivo”.

Ha un messaggio per la Società? “Gran merito è della proprietà che non s'è fatta influenzare da chi voleva allontanare il tecnico. Il pubblico ha sempre mostrato vicinanza, un calore simile non l'avevo visto nemmeno in Serie A. Questo è stato un vantaggio, la compattezza ambientale s'è rivelata importantissima”.

Tripla promozione grazie al gruppo? “Per questo obiettivo va ringraziato anche Apolloni, tecnico che mi ha preceduto. Non ci siamo ancora seduti per programmare, ora bisogna godere il momento. Non era semplice o scontato, per raggiungere la Serie A il lavoro è stato duro. Devo ringraziare soprattutto i ragazzi, che mi hanno seguito nonostante il mio carattere”.

Cosa diciamo a Lucarelli? Deve smettere o continuare? “Ha fatto qualcosa di storico, s'è prefissato un obiettivo e l'ha raggiunto. Deciderà lui, capirà se smettere o continuare. Se dovesse chiedermi un consiglio, gli direi di smettere per stare al mio fianco. Serve gente di spessore come Alessandro. Scherzi a parte, deciderà lui se continuare a giocare o meno. Ha dato tanto alla Società, è giusto che decida lui”.