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Pisa, ci pensa Fabbro: il ferro va battuto finché è caldo

Pisa, ci pensa Fabbro: il ferro va battuto finché è caldoTUTTO mercato WEB
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
mercoledì 30 ottobre 2019, 12:19Serie B
di Claudia Marrone

Tre punti in sei partite, il tonfo nel derby contro il Livorno, la tifoseria che iniziava a chiedere di più: non era certo un momento magico per il Pisa, che ieri aveva però la grande occasione di riscatto prima di affrontare la sfida contro il Pescara.
All’ “Arena Garibaldi” arrivava la Salernitana, match sulla carta ostico. Match che però i nerazzurri hanno messo dalla loro, perché quando si è chiamati alla prova del 9, con Luca D’Angelo difficilmente si fallisce.

Il mister chiama, Fabbro risponde – Voluto fortemente dal mister, che lo aveva già apprezzato e valorizzato a Bassano, Michael Fabbro ha risposto presente. Ogni volta che è stato chiamato in causa. Fino ad arrivare al gol, il primo in Serie B, che è stato determinante per mettere quasi in cassaforte il risultato contro la truppa di Ventura: che ha poi accorciato le distanze, ma non è riuscita a ribaltarla. Perché a livello difensivo il Pisa si è mostrato sufficientemente solido, con sole 9 reti subite a cui devono aggiungersi due autoreti (Pinato a Venezia e Benedetti contro il Livorno), che portano a 11 il computo totale.

Si risveglia l’attacco – Con la rete di Fabbro, va a rinvigorirsi la prolificità del reparto offensivo, finora di fatto sorretto dal solo Michele Marconi, che di reti ne ha segnate 8 ma è a secco da quattro giornate. Si parla poi di un centro per Gaetano Masucci e uno per Francesco Lisi, che è stato però reinventato (con notevoli risultati) in ruoli più arretrati dal tecnico.
Potrebbe essere questa la svolta, anche emotiva, per un intero reparto.

E’ attesa per i big – All’appello mancano poi Davide Moscardelli e Raul Asencio, l'acquisto più costoso del mercato nerazzurro: il primo infortunato e rientrato solo nel derby contro il Livorno, il secondo impiegato per 40' divisi tra le prime due partite e poi tra panchina e infermeria. Febbricitante anche ieri, non è stato del match, ma i due “nomi” sono presto attesi. Per la vera svolta.

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