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Pochesci: "La promozione in Serie A si decide nel prossimo weekend"

Pochesci: "La promozione in Serie A si decide nel prossimo weekend"TUTTO mercato WEB
© foto di Federico Gaetano
giovedì 3 maggio 2018, 21:272018
di Simone Lorini

Attraverso le colonne di ParmaLive.com, Sandro Pochesci, ex allenatore della Ternana in questo campionato, ha fatto il punto sullo lotta promozione: "Il Parma ha sfruttato uno svarione per passare avanti e poi è stato bravo a non smarrirsi e, soprattutto, a non far rientrare la Ternana in partita. Se gli umbri avessero siglato il 2-1 sarebbe diventata durissima per i crociati, conosco i ragazzi e so che, scrollatisi le paure, avrebbero giocato alla grande. Chi sale in Serie A?
Quando c'è un'ammucchiata così significa che più squadre hanno steccato: parliamoci chiaro, Frosinone e Palermo dovevano fare un campionato a sé e sono lì a rincorrere. Il Parma è in vantaggio ma la favorita è il Frosinone: i ciociari sono già passati per certi tipi di partite, hanno più esperienza. Il club ducale, invece, lo vedo come grande favorito in caso di playoff, soprattutto perché in quel periodo potrà recuperare giocatori in condizione. Palermo e Venezia, invece, sono molto più dietro. La promozione diretta si decide sabato: il Cesena ha già fatto male al Frosinone e deve salvarsi, per il Parma non sarà affatto facile mentre il Frosinone avrà un turno più agevole. Credo che quel gol ciociaro al Brescia al 95' possa risultare fondamentale ai fini della classifica finale: io lo vedo come un segnale. Un top player fortissimo come Ceravolo, ritrovatosi fisicamente e abituato a certe partite decisive, credo possa essere il giocatore in più.

Anche se tutta Parma aspetta Ciciretti come il messia che scende sulla terra per portare i crociati in Serie A. Però deve ritrovare l'aspetto fisico, molto più preponderante in cadetteria che in massima serie. Da solo, se sta bene, può essere uno di quelli che vince le partite.D'Aversa? Ripenso a quante volte a Parma si sia parlato di un D'Aversa verso l'esonero. In tanti invocavano il cambio di allenatore e la società ha continuato nella sua scelta. E ha avuto ragione: in altre società l'avrebbero esonerato più volte, qui il club lo ha saputo aspettare ed è stato premiato. D'Aversa era stato solo una volta in serie B ma conosceva benissimo l'ambiente crociato, vista l'annata in Lega Pro. Sa leggere la partita, ha una sua idea di gioco, è anche un personaggio: non è mai banale quando parla anche se parla più con le espressioni che con la lingua. Bisogna guardarlo in faccia, occhio alla mimica, guardatelo piuttosto che ascoltarlo. Non dice quello che pensa ma pensa quello che dice".