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Salernitana, Casasola: "Vogliamo i playoff, i nostri tifosi se li meritano"

Salernitana, Casasola: "Vogliamo i playoff, i nostri tifosi se li meritano"TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
domenica 28 ottobre 2018, 12:592018
di Luca Esposito

Inizio di stagione da incorniciare per Tiago Casasola, che ha già trovato per due volte la via della rete, risultando decisivo nel successo granata sul Perugia. Ma il terzino argentino si è soprattutto segnalato, fin qui, per i suoi assist, vantando il record di cross in cadetteria, ben 42. "Mi fa più felice far fare un gol che farlo io, sono fatto così - ha dichiarato l'ex Alessandria a La Gazzetta dello Sport - Poi ovvio, se devo segnare io non mi tiro indietro". Trascorsi importanti, per Casasola, cresciuto nel vivaio del Boca e condividendo lo spogliatoio con un certo Riquelme. Tuttavia l'Italia rappresenta da sempre una vera scuola di difesa: "Sì, specie perla tattica, impari tanto. E devo ringraziare Colantuono, che in questo insiste molto e mi fa migliorare sia dal punto di vista personale che nello studio degli avversari".

Il duttile laterale classe '95 ha poi parlato del suo ruolo: "Il mio ruolo è in campo, basta quello. Destra, sinistra, più alto o più basso cambia poco. Però cambiare mi aiuta ad adattarmi a ogni situazione. Ed è un altro pregio di Colantuono: sappiamo cosa fare già 2-3 giorni prima di giocare. In cosa devo migliorare? I cross: ne faccio tanti, ma proprio per questo dovrei fare più assist. E non mi scordo la fase difensiva, è lì che incido".

Sulle prospettive future della Salernitana e sulla corsa ai play-off: "Siamo attrezzati. Poi si sa, la B è lunga, tosta, imprevedibile, ma la squadra c'è. Dove saremo non so, quel che è certo è che questa piazza i playoff se li merita. E poi finora giocando contro le più forti abbiamo 13 punti: di sicuro potevano essere di più, ma se vediamo gli avversari non mi pare poco".

Infine l'argentino, dotato di passaporto italiano per l'origine varesina del nonno, ha così risposto sulla possibilità di una convocazione in Nazionale azzurra: "Certo che ci penserei. Al di là del momento un po' così, tra le prime 5 al mondo ci metto anche l'Italia. E per me sarebbe un grande orgoglio, ho sangue azzurro nelle vene".