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Salernitana, Monaco il gigante salvato dal mercato

Salernitana, Monaco il gigante salvato dal mercato
© foto di Dario Fico/TuttoSalernitana.com
mercoledì 7 febbraio 2018, 12:032018
di Luca Esposito

La Salernitana ha un nuovo gigante di difesa. Con Raffaele Schiavi rimasto solo a reggere la baracca dopo l'esclusione di Alessandro Bernardini, fermato da infortuni e problemi contrattuali, l'arrivo di Salvatore Monaco dal Perugia, voluto fortemente dal diesse Angelo Fabiani, ha rappresentato una manna dal cielo per il tecnico Stefano Colantuono. Un gigante buono, un ragazzone di centovantadue centimetri col sorriso sempre stampato sul volto. Sorriso che si trasforma in un ghigno di determinazione quando scende in campo, come sabato scorso contro il Carpi quando dopo poco più di venti minuti è subentrato all'acciaccato Odjer. Arrivato in prestito con l’opzione del riscatto, Monaco ha anche il compito di migliorare la nomea del suo omonimo classe '72, anch'egli difensore, che vestì la maglia granata dal 1998 al 2000.
La storia di Monaco è caratterizzata da un aneddoto degno dei più romantici dei racconti calcistici. Era l'estate del 2014 ed allora lo stopper classe '92 vestiva, da poco, la maglia del Taranto. Il giocatore si rese conto che in rossoblu non avrebbe trovato molto spazio e pensò addirittura di appendere le scarpette al chiodo. Ritirarsi a soli ventidue anni nonostante le premesse per una carriera importante. E così, nell'ultimo giorno della sessione estiva di calciomercato, Monaco era a Milano in cerca di una nuova collocazione, di nuovi stimoli.

Dopo una giornata di sondaggi e richieste, arrivano le 22: a sessanta minuti al gong finale, la possibilità che Salvatore Monaco si ritiri dal calcio giocato diventa sempre più concreta. Il calcio però, come la vita, riserva sempre sorprese quando meno ce lo si aspetta. Quel giorno la sorpresa aveva un nome e cognome, Piero Camilli, allora vulcanico patron del Grosseto. Camilli alle 22.40 era alla ricerca di un difensore centrale e gli si presenta davanti Monaco al quale disse: "Io ti do questa opportunità, ma tu devi guadagnartela sul campo". É presto detto, Sasà risponde con un perentorio: "Presidente, mangerò l'erba del campo". Da quel momento diede il via ad un'ottima stagione in Lega Pro, con ventitré presenze e un gol all'attivo. Poi il passaggio all'Arezzo alla corte di mister Ezio Capuano e successivamente l’approdo a Perugia dove ha esordito in Serie B nella stagione 2015/16. In Umbria gioca per tre anni raccogliendo ben cinquanta gettoni di presenza e realizzando anche due gol, uno proprio quest'anno contro l'Avellino.