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A volte ritornano: la lotta per evitare la retrocessione in Serie C
mercoledì 25 aprile 2018, 23:00Altre news
di Valeria Debbia
per Tuttoc.com

A volte ritornano: la lotta per evitare la retrocessione in Serie C

Campionato al rush finale anche in Serie B dove alcune realtà stanno lottando con le unghie e con i denti per mantenere la categoria ed evitare quindi la retrocessione in Serie C, con tutto ciò che un risultato negativo di questo tipo può comportare. Per le ultime tre classificate sarà destino inglorioso diretto, mentre quartultima e quintultima potranno scontrarsi ai playout nel caso il distacco tra di esse non sia superiore a 4 punti.

A cinque giornate dalla conclusione la situazione è ancora abbastanza fluida: la Pro Vercelli, alla sua quarta stagione di fila in cadetteria, è quella che sta rischiando di più essendo ultima a 34 punti, a 6 lunghezze dal quintultimo posto: i piemontesi hanno anche provato l'avvicendamento in panchina per trovare quella scossa necessaria ad uscire dalle sabbie mobili, ma Atzori è durato solo 3 giornate e poi è stato richiamato Grassadonia.
Anche per la Ternana, che manca dalla terza serie da sei stagioni, è un'annata complicata: penultima a quota 37 (quindi a 3 lunghezze dalla Pro Vercelli), ma con vista verso un orizzonte più sicuro distante solo 3 punti. Anche in terra umbra il campionato travagliato ha convinto la dirigenza a cambiare un paio di volte guida tecnica: da Pochesci si è quindi passati a Mariani per poi arrivare alla decisione definitiva di De Canio.
E' poi lotta aperta tra Cesena ed Ascoli per il terzultimo posto: entrambe si trovano a quota 39 ma per ora sarebbero i romagnoli ad essere condannati alla retrocessione diretta a causa degli scontri diretti con i marchigiani entrambi a sfavore. Per il Cesena l'ultima apparizione in terza serie risale al 2008/09 e in mezzo anche tre campionati di Serie A: sarebbe quindi veramente un tracollo per i romagnoli la retrocessione. Per evitarla anche in questo caso ci si è affidati al cambio in panchina: da Camplone a Castori, cui è demandato il compito salvezza già dall'ottava giornata.
Per l'Ascoli, invece, sarebbe un ritorno in C dopo 3 stagioni: la classifica comunque per ora è clemente coi marchigiani che si giocherebbero il tutto per tutto ai playout col Novara, quintultimo e distante solo una lunghezza. Turbolenta comunque anche la situazione in panchina per la squadra bianconera: dalla coppia Fiorin-Maresca si è passati al solo Fiorin per poi affidarsi ad una vecchia volpe come Cosmi.
Passando a parlare proprio del Novara possiamo notare come i piemontesi stazionino a quota 40, in coabitazione con Virtus Entella ed Avellino, condannati al quintultimo posto per la classifica avulsa. Sono tre stagioni di fila che gli azzurri militano lontano dalla Serie C e lotteranno fino all'ultimo per non doverci tornare: anche in questo caso la dirigenza si è giocata il cambio in panchina per non lasciare nulla di intentato e da Corini si è passati a Di Carlo.
Attualmente salve, le già citate Virtus Entella ed Avellino, non sono comunque per nulla tranquille e dovranno continuare a guardarsi le spalle se non vorranno ritrovarsi a disputare la terza serie da cui mancano da 4 (i liguri) e 5 stagioni (i campani). Entrambe hanno inoltre vissuto l'avvicendamento in panchina: da Castorina ad Aglietti all'Entella, da Novellino a Foscarini in Irpinia.



Con 15 punti ancora a disposizione le previsioni sono difficili da fare, ma anche Salernitana (44 punti), Cremonese (43) e Pescara (42) non possono dormire sonni tranquilli, soprattutto considerando che i campani non vincono dallo scorso 25 marzo, i grigiorossi addirittura dal 20 gennaio. Solo agli abruzzesi è riuscito il colpaccio con lo Spezia nell'ultima giornata dopo ben 11 turni di astinenza. 

Il denominatore comune resta comunque sempre lo stesso: sarà battaglia fino all'ultimo secondo perché nessuno vorrà nuovamente riassaggiare il sapore amaro della Serie C.