Le deluse del Girone B: Perugia sottotono, Ravenna disastroso

Si può essere a tre punti dalla vetta e mettere in discussione il proprio mister? Sì se ti chiami Perugia. È indubbio che il club umbro sia tra i più delusi di questa prima parte di stagione. Perché solamente otto vittorie in 17 partite sono poche, anche in un raggruppamento equilibratissimo come il Girone B, se ti chiami Perugia e in Serie C ci sei finito per caso. La mancanza di una lepre, anzi, è un'arma in più per i grifoni che con 30 punti raccolti sono a una sola vittoria dalla vetta. Negli altri gironi, infatti, le prime della classe veleggiano molto più in alto e sarebbe stata tosta poterle raggiungere.

Scendendo in classifica, situazione non proprio entusiasmante per Triestina, Sambenedettese e Feralpisalò: la zona playoff c'è ma sono tanti gli alti e i bassi di tre compagini che vogliono lottare per le primissime posizioni. Anche in questo caso c'è tutto il tempo di recuperare ma non è un caso che in due occasioni su tre (gardesani esclusi) si è optato per il cambio dell'allenatore.

Scorrendo ancora la graduatoria, è da incubo la situazione di Imolese, Fano e Arezzo, non a caso le ultime tre della classe. Che non fossero tre corazzate si sapeva ma che in tre abbiano messo insieme cinque vittorie è davvero poco. Ed è per questo che i cambi in panchina sono già arrivati e, sul mercato, arriveranno altre importanti novità. 

La delusione peggiore del Girone B, però, è un'altra. È quel Ravenna salvatosi ai playout lo scorso anno dopo esser partito con ambizioni da playoff. Quest'anno la situazione è anche peggiore: contestazioni, sconfitte a ripetizione (ben 12 su 17 gare, nessuno ha fatto così male) e una squadra costruita sicuramente non per stare cinque punti sotto la zona salvezza. Un 2020 horror per i giallorossi che, con l'anno nuovo, dovranno dare una imponente, e decisiva, sterzata al proprio viaggio tra i professionisti. Perché di questo passo il dilettantismo è dietro l'angolo.