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Top & Flop di Pro Vercelli-CarrareseTUTTO mercato WEB
Zerbin, TOP Pro Vercelli
© foto di Francesco Di Leonforte/TuttoCesena.it
domenica 17 gennaio 2021, 18:35Girone A
di Francesco Moscatelli
per Tuttoc.com

Top & Flop di Pro Vercelli-Carrarese

Il derby delle discontinue, all'ultima di andata, ha un vinto e un vincitore. Vince la Pro Vercelli, fresca nei giovani e vogliosa di chiudere un girone che volgeva al peggio; perde la Carrarese, cantiere ancora in subbuglio tra infortuni che cadono come grandine, sirene di mercato e nuovi arrivi ancora da metabolizzare. Tutto nel primo tempo, e lo si era capito subito che i piemontesi avevano la vista migliore sulla porta avversaria: prima è Zerbin a trovare la rete dalla destra, ma Pavone risponde subito per un botta e risposta che piace e apre a scenari non scontati. Ma il marmo è oggi fragile, la Pro entra che è un piacere. E non importa che sia destra o sinistra. Va bene anche sulla mancina, se questo porta ad ottenere un rigore che costituisce forse l'unica ombra di una vittoria netta e assolutamente meritata: contatto Pavone-Zerbin in area (sempre loro, nel bene e nel male), rigore di Comi che sceglie la sinistra per battere Mazzini. Dieci minuti più tardi ed è Della Morte ad inchiodare Imperiale per un tris che già dice tutto. Già, 3-1, tutto nel primo tempo. E per avere un'idea dello stato di forma nel mezzo del cammin, questo primo tempo è sufficiente. Giro di boa: da domani si torna indietro. Ad ognuno il proprio orizzonte.

Vediamo ora coloro che, a nostro avviso, sono risultati essere i migliori e i peggiori nel match disputato questo pomeriggio allo stadio "Silvio Piola" di Vercelli.

TOP:

Zerbin-Della Morte (Pro Vercelli): i giovani, nel bene e nel male. Tradire è nella loro natura, deludere fa parte del pacchetto. Ma alla fine è giusto così. E' una Pro Vercelli caratterizzata dai giovani ed è giusto che sia stata la linea verde a riportare i piemontesi alla vittoria dopo quasi due mesi di vacche magre. Alessio Zerbin, novarese classe '99 di proprietà del Napoli, ha firmato un primo tempo straripante: un gol "preso dalla strada" e un rigore procurato, anche se in questo senso si può parlare di una punizione oggettivamente forse troppo severa. Non è finita qui, perché l'esterno offensivo ha sui piedi il pallone del colpo di grazia, e forse sta nell'essere freddo il senso di un lavoro personale che ancora attende. Bene anche il suo "gemello" Della Morte, un bel "7 pieno" da dividere tra il terzo gol e diversi suggerimenti per la torre centrale di turno. Sarà discontinua, ma è una squadra che fa propria la missione della Terza Serie offendo fiducia a giocatori ventenni o poco più, una fiducia che comprende la possibilità di sbagliare. E in una piazza che, per propria natura, ambisce ai piani alti, non è cosa da poco. UN PROGETTO INTERESSANTE

Mazzini-Pavone-una tenuta complessiva dignitosa (Carrarese): in un pomeriggio difficile incastonata in una settimana ancor più problematica, non è semplice parlare di note liete. Diciamo allora che un paio di interventi di Mazzini (molto "di riflessi") ha evitato un passivo peggiore, diciamo che la volée vincente di Pavone riempie l'occhio e, in quanto prima rete tra i "prof.",  questa può rappresentare comunque un buon viatico per questo classe 2000 che, con la partenza di Calderini, ora dovrebbe trovare qualche spazio in più. Tutto sommato hanno fatto il possibile anche i due nuovi arrivati, Milesi e Marilungo. Con gli infortuni non solo nella distinta ma anche LIVE sul campo, poteva essere tranquillamente un'imbarcata e così non è stato. Pur nell'ambito di una configurazione sul campo frutto di tanta forzata fantasia e di trascorso storico semplicemente nullo -configurazione che si è spinta fino al povero Agyei terzo di difesa- è stata una Carrarese che non ha tirato i remi in barca, anche per una Pro Vercelli che nella ripresa ha comprensibilmente rallentato il passo. Le colpe ci sono, le sfortune anche e pure di più. Insieme a queste, anche un gruppo che sembra ancora comunque "sul pezzo", pronto a far passare la nottata e a riprendere il cammino. Classifica non compromessa, ma ora la classifica è l'ultima cosa cui prestare attenzione. IL POLSO BATTE ANCORA 

FLOP:

Romairone (Pro Vercelli): poteva essere "nessuno", poteva essere "la mancanza di freddezza per farne un quarto", ma alla fine anche questo pezzo di rubrica ha un nome e un cognome. Alessandro Romairone entra al minuto 88 e nemmeno un minuto più tardi propone un piede a martello su Milesi, rischiando così di mandare in infermeria l'unico centrale completamente sano della truppa di Baldini. Oggettivamente un brutto modo di dare valore anche a sei minuti (due regolamentari e quattro di recupero) di gara, sei minuti che possono comunque essere preziosi. Al di là dell'ingenuità personale, è difficile trovare aspetti negativi per una formazione che non conosceva vittoria dai tempi del "Voltini": è una squadra al capitolo 1 della propria storia, una squadra di scommesse "da fare". Sbaglieranno ancora, torneranno probabilmente a bere l'amaro calice: crescere significa soprattutto questo. MA SE SI CRESCE BENE...

Quando smette di piovere? (Carrarese): la forza della Carrarese è...recitare una formazione a memoria. E' sempre stato così: quando reciti una formazione a memoria è perché quel gruppo è pressoché imbattibile. Vale per il Grande Torino, vale per l'Inter degli anni '60, vale -pur con dovute proporzioni, e non sarebbe nemmeno il caso di ricordarlo- per le migliori imprese della Carrarese in questi ultimi anni spesso anche divertenti. Il giorno in cui, però, l'unica cosa certa è che Mazzini gioca in porta e probabilmente Marilungo rappresenta il terminale offensivo, questa distinta che diventa rebus condiziona già di per sè la gara. Dieci infortunati (Rota, Tedeschi e D'Auria ormai sono "di default"), poi Imperiale si fa male, quindi entra Ermacora che sta come l'Imperiale appena uscito, poi anche Grassini: tanti, troppi. Forse non è solo sfortuna, forse qualcosa è da rivedere quando l'infortunio non è solo traumatico, ma incrociare le lame la domenica non è facile in queste condizioni. Forse anche il mercato in uscita dovrebbe essere più paziente -Calderini avrebbe fatto comodo, almeno per altre due partite- ma si sa, anche il mercato ha le sue frette. Peccato per aver portato in area Zerbin dopo aver acciuffato l'1-1: lì la Carrarese in qualche modo ha perso la partita perché, così rimaneggiata, questo tipo di gare le recuperi una volta ma molto difficilmente rimonti una seconda. Ciò che è stato è già passato. Ora la parola ai medici. CHE SIANO CLEMENTI...