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AlbinoLeffe, Marcolini: "Avversari bravi a crederci, sconfitta che brucia"TUTTO mercato WEB
Michele Marcolini, AlbinoLeffe
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
domenica 10 ottobre 2021, 20:45Girone A
di Francesco Moscatelli
per Tuttoc.com

AlbinoLeffe, Marcolini: "Avversari bravi a crederci, sconfitta che brucia"

E' difficile, dopo una sconfitta. Dopo essere passati due volte in vantaggio ed essere alla fine superati. Dopo aver perso una partita che non è tecnicamente un vero derby ma che non è mai un confronto come gli altri. Dopo che una terna arbitrale (molto impacciata lungo tutto l'arco di gara) è riuscita a scontentare chiunque, da una parte e dall'altra. E' difficile, o quantomeno non scontato, riconoscere più i meriti altrui che le proprie colpe. Marcolini, in sala stampa, non rinuncia alla moderazione che tanto servirebbe in questo calcio gridato, a volte fazioso, inutilmente sopra le righe. Il suo AlbinoLeffe perde una partita importante (2-3 il risultato finale), proprio nel pomeriggio che avrebbe potuto issare i seriani in testa alla classifica, seppur in coabitazione. Invece nuovo coinquilino dei bergamaschi in classifica è proprio questo Renate che ormai non si vuole fermare, trascinato non solo dai "soliti" Galuppini, Ranieri e Silva ma anche da coloro che sono chiamati a ritagliarsi ogni domenica il proprio piccolo posto al sole. Solitamente nelle conferenze stampa accade che, per spiegare i motivi di una propria sconfitta, vengano sminuiti -anche solo inconsciamente- i meriti altrui, soprattutto qualora l'avversario non faccia indiscutibilmente parte di una èlite hors catégorie. Marcolini non cade in questo errore di inconsapevole presunzione: del resto 10 anni di A si portano dietro una serie di peculiarità -tra cui la capacità di giudizio- che non tutti, soprattutto in serie C, possano vantare. La moderazione nelle parole è funzionale al risultato sportivo nel lungo periodo? Forse sì, forse no. La speranza è certamente sì. In attesa di risolvere il dubbio amletico: chapeau!   

"Fragilità nostra? Bisogna dare merito agli avversari, quando è giusto" confessa molto serenamente il tecnico dei seriani. "Perché in occasione delle tre reti sono stati bravi a crederci. Il calcio, come sempre, è strano. Nel primo tempo siamo passati in vantaggio quando il Renate ha mostrato più brillantezza, poi sul 2-1 potevamo gestire meglio alcune situazioni e abbiamo effettivamente avuto occasione di passare in vantaggio (l'allenatore savonese si riferisce all'incornata di Gușu sul quale il portiere ospite è stato bravo ad opporsi, ndr): sul 3-1 la partita si sarebbe incalanata sui binari per noi giusti. I nerazzurri invece sono stati più bravi a crederci, cominciando a giocare più alti e a prevalere nei duelli. Sì, è una sconfitta che brucia. Ma queste giornate servono a noi per crescere, perché dobbiamo capire che in queste partite dobbiamo essere più concreti. Siamo partiti forte, come spesso accade, anche perché sapevamo sarebbe stato un incontro ricco di insidie. Da quando si è insediato Cevoli, del resto, le pantere hanno registrato il nostro stesso ruolino di marcia grazie soprattutto ad una qualità offensiva non indifferente, e infatti oggi abbiamo visto una squadra brillante, capace di portare tanti uomini nella nostra area. Probabilmente anche il fatto di essere passati in svantaggio ha moltiplicato in loro, inevitabilmente, la propria vocazione offensiva. Da parte nostra in settimana ci sarà modo di rivedere alcuni concetti che possono aiutarci in determinate letture di gioco. Il primo gol ospite (firmato da Baldassin, ndr) è nato da una nostra rimessa laterale, il terzo da un calcio d'angolo nel quale Chakir ha saltato praticamente indisturbato: questi sono episodi che, in partite così tirate, condizionano irrimediabilmente un tabellino. Il rammarico, in sintesi, nasce da quelle letture errate e dall'incapacità di sfruttare gli spazi soprattutto dopo il momentaneo 2-1".