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Teramo e Pro Patria, due cessioni societarie ora nel limboTUTTO mercato WEB
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
sabato 25 dicembre 2021, 19:00Altre news
di Dario Lo Cascio
per Tuttoc.com

Teramo e Pro Patria, due cessioni societarie ora nel limbo

Nelle scorse settimane in Serie C una curiosa casualità ha colpito pressoché in contemporanea il Teramo e la Pro Patria. I nuovi vertici dei due club sono stati infatti colpiti da provvedimenti giudiziari, con comunque le società calcistiche estranee. 

Davide e Mario Ciaccia, da pochissimo nuovi azionisti di maggioranza del Teramo, a fine novembre sono stati colpiti da un provvedimento di fermo da parte della Guardia di Finanzia, poiché indagati per associazione a delinquere, finalizzata alla truffa ai danni dello Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche e indebite compensazioni, trasferimento fraudolento di valori, intestazione fittizia e autoriciclaggio. Le quote del club biancorosso in loro possesso, il 60% (la restante parte è detenuta da Iachini), sono state poste sotto sequestro, quindi "liberate". I Ciaccia, a metà dicembre, sono stati colpiti da un nuovo sequestro di beni, stavolta però il club non è stato coinvolto. La situazione per la società abruzzese è comunque incerta. Poco prima di Natale però è intervenuto l'ex presidente Campitelli, che nel 2019 aveva ceduto a Iachini: "Io ci sono, insieme ad altri imprenditori e siamo pronti a dare una mano, ma prima bisogna vedere tante cose e devono esserci le condizioni per un investimento". Insomma la situazione è piuttosto fluida e incerta ma comunque potrebbe esserci uno spiraglio per una stabilizzazione in tempi brevi. 

Il primo sequestro ai Ciaccia, come detto, è avvenuto praticamente in contemporanea alla notizia dell'arresto di Roberto Galloro, presidente del Consorzio Sgai, società che aveva appena rilevato la Pro Patria. Galloro non ricopre alcun ruolo dirigenziale all'interno del club bustocco e comunque i fatti a lui ascritti sono antecedenti al Consorzio. In ogni caso anche qui la situazione è ancora tutta da dipanare. Come da nuove regole della Lega Pro comunque la cessione del club potrebbe essere annullata e la Pro Patria tornerebbe così a Patrizia Testa, che comunque si è detta disponibile a riprendere l'intera responsabilità della società biancoblu. Gennaio anche per la Pro Patria sarà un mese decisivo per fare chiarezza sul futuro.