Silvio Baldini: "Sono legato a Palermo, non mi sono mai allontanato"

Silvio Baldini, tornato sulla panchina del Palermo dopo 18 anni, come riportato da tuttopalermo.net, si è presentato così in conferenza stampa: "Il fascino che provo per Palermo mi ha spinto a tornare. Tutti gli inverni vengono sempre in vacanza. Sono legato a questa cultura, a queste radici, che sento vicine a me. Io non mi sono mai allontanato da questa isola. Dopo 18 anni il destino mi ha dato questa nuova possibilità, questo mi affascina molto. Ora dipende da me, io sono qui perché non ho paura di affrontare queste difficoltà. Devo valutare la squadra, lo farò nel prossimo mese. Ma il Palermo è un'ottima squadra, ha un buon potenziale. Ora bisogna capire come mai questo potenziale non si è riusciti a esprimersi soprattutto fuori casa. Non ha senso parlare di giocatori che vanno o che vengono, devo valorizzare i giocatori che ci sono adesso e che devono dimostrare quello che sono. Io chiedo solo di essere assecondato nel mio lavoro e nella mia organizzazione. I giocatori devono stare insieme, anche a colazione e a pranzo". 

"La vita è stranissima. Dentro il mio cuore ho sempre pensato di poter avere ancora una chance. Con il tempo che scorre è sempre meno improbabile. Ma quando sono stato chiamato l'ho visto come un segno del destino. La scintilla si è accesa in maniera molto luminosa. Dentro di me ho voglia di lavorare e dimostrare. So che Palermo è difficile, soprattutto quando non ci sono i risultati. Ma questo è il mio mestiere".

"Il mondo in diciotto anni cambia. Il tempo scorre, il calcio è cambiato molto. Ci sono però due cose fondamentali: il coraggio e le idee. Se non hai coraggio significa che non hai idee, se hai idee devi avere coraggio. Voglio trasmettere alla squadra che si devono identificare con questa città. Devono guardare sempre avanti, essere aggressivi, fare sacrifici in settimana, anche curando i particolari. Serve entusiasmo e per averlo servono idee e coraggio".