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TMW - Ferraù: "Iscriveremo il Catania, non abbiamo bluffato. Poi cercheremo nuovi imprenditori"TUTTO mercato WEB
© foto di Sarah Furnari/TuttoLegaPro.com
sabato 19 giugno 2021, 11:34Serie C
di Claudia Marrone

TMW - Ferraù: "Iscriveremo il Catania, non abbiamo bluffato. Poi cercheremo nuovi imprenditori"

"Investire oggi sul Calcio Catania significa contribuire al rilancio del Calcio Catania stesso, significa salvaguardare un patrimonio della città che sennò andrebbe perso": esordisce così, nella conferenza stampa mattutina, il presidente SIGI Giovanni Ferraù.
Che, circa la questione Catania, ha poi proseguito: "SIGI aveva già programmato un'immissione di danaro importante al momento del suo ingresso, alla quale si sarebbero poi aggiunte altre immissioni che avevano manifestato la voglia di esserci ma purtroppo così non è stato: tra la trattiva e la chiusura della stessa c'è sempre un mare. Ma oggi non voglio parlare di questo, è il momento dell'unità, ecco a cosa punta la nostra iniziativa: ogni altra considerazione rimandiamola al 28 giugno, dopo la data ultima per consegnare l'iscrizione al campionato di Serie C. La nostra idea continua a essere quella iniziale: abbiamo salvato il Catania per poi trasferirlo a un investitore importante, nessuno ha mai parlato di Serie A o Champions, e ricordo che nessuno, tranne noi della SIGI, si è presentato al Tribunale la scorsa estate. Volevamo solo salvare la matricola, mai abbiamo detto che avevamo i 15milioni che forse servono. A ogni modo, oggi non si tratta di raccogliere certe cifre, oggi si tratta di avere l'entusiasmo per salvare il Catania: se da fuori vedono entusiasmo, possibili acquirenti non aspettano il cadavere, come invece fanno quando leggono "fallimento", parola errata ora. E altra cosa: gli investitori adesso stiamo tranquilli, nel caso renderemo i soldi se le cose non andassero come devono, i garanti siamo noi della SIGI".

Si passa poi a un botta e risposta a distanza con Joe Tacopina, che proprio ieri si è definitivamente tirato fuori dalla questione legata al club etneo: "Al nostro arrivo abbiamo stipulato un contratto in cui noi avremmo ripreso le somme spese, ma il contratto non era subordinato a nessun omologa dell'Agenzia dell'Entrate, bensì a un tale debito: nel caso avremmo perso noi qualcosa. Il 14 marzo abbiamo poi stipulato, noi di SIGI, un contratto con Joe Tacopina, che, come scritto nell'articolo 2 dello stesso, avrebbe dovuto versare un milione al momento della stipula del citato contratto: l'avvocato ne ha però versati solo 630mila, quindi si parla pure di inadempimento, ma io non voglio più parlare di cose inutili, questo è passato e io non parlo di chi versando 600mila euro voleva aggraziarsi la città. Con me ci è riuscito, mi sono fatto ammaliare dal sogno americano, e come me la piazza, ma vorrei che si capisse che il sogno americano è un'illusione: mi dispiace averlo capito tardi".


Ecco quindi di nuovo il presente: "Adesso però vogliamo solo iscrivere il Catania al prossimo campionato, all'appello mancano circa 800mila euro dopo un investimento che abbiamo fatto, e procedere a questo passo significa già allontanare gli avvoltoi che aspettano il fallimento: poi dal 29 giugno cercheremo investitori in tutto il mondo, Catania e forse la Sicilia non sono disponibili. Continuando a gestire il club, cercheremo chi potrà investire i 15milioni di euro, ma per fare questo lo step dell'iscrizione è assolutamente necessario: siamo rimasti bloccati per la trattativa di cui parlavamo prima, c'erano state anche alternative più o meno valide, ma ora tenteremo cose diverse. Fallimento? C'è un rischio minimo che non voglio ancorare a percentuali, noi dobbiamo solo scongiurarlo. Da un punto di vista societario, al netto del debito mostruoso pregresso, siamo in salute. E una città come questa non è come SPAL, Sassuolo, con rispetto parlando, qua c'è storia e molto altro, pensiamo a Torre del Grifo: ecco perché possiamo attirare investitori stranieri, qua creiamo entusiasmo. E di fronte a chi davvero volesse entrare nel club saremmo disposti anche a perdere l'investimento iniziale".