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AlbinoLeffe, Antonio Obbedio: “Per Zoma rifiutate offerte importanti. Può superare la doppia cifra”
tmwradio
A TUTTA C con Cristiano Cesarini e Lucio Marinucci. Ospiti: Antonio Obbedio (Ds Albinoleffe)
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Antonio Obbedio, direttore sportivo dell’AlbinoLeffe, è intervenuto durante la trasmissione 'A Tutta C', in onda su TMW Radio per parlare del momento della sua formazione:
Qual è l’obiettivo che vi siete dati per quest’anno?
“Innanzitutto c’è la giusta soddisfazione per il risultato positivo contro la Pergolettese, anche se ora dovremo lavorare sugli errori commessi, perché bisogna rimanere oggettivi pure quando si vince. L’esigenza comunque per questa stagione dev’essere arrivare il prima possibile ai quarantacinque punti della quota salvezza. Poi, una volta raggiunta quella quota, si può anche guardare più in alto, ma il calcio ci insegna che basta poco per prendere due schiaffi velocemente”.
Nel Girone A c’è già una prima mini fuga per Padova e Renate. Come immagina la lotta promozione?
“A queste bisogna aggiungere il Vicenza, con cui abbiamo fatto una buonissima partita. Hanno dovuto sostituire quattro giocatori importantissimi, come Golemic, Ronaldo, Ferrari e Rolfini. Lotteranno insieme al Padova e al Renate, che sta acquisendo consapevolezza nei propri mezzi. A queste poi vanno aggiunte l’Atalanta e capire se a Trieste potranno uscire dalla situazione che si è venuta a creare”.
Il mister ha detto che era importante dare continuità dopo l’ottimo pareggio col Vicenza.
“Noi già l’anno scorso, dopo prestazioni importanti contro le big, non siamo stati all’altezza nelle sfide successive. Noi non ci soffermiamo solo sui tre punti, anche perché con la Pergolettese nei primi minuti abbiamo concesso troppe palle gol. C’è da lavorare su questi aspetti, la nostra squadra si deve basare soprattutto sulla solidità difensiva. Mister Lopez ha fatto bene a sottolineare questi temi perché abbiamo la memoria lunga”.
Alla luce di come sta andando il Caldiero si può rivalutare la sconfitta della prima giornata?
“Il Caldiero sta strameritando la terza posizione. Ieri a Verona ha surclassato la Pro Vercelli come qualità, intraprendenza e dinamismo. Contro di loro non avremmo meritato di perdere, ma loro hanno voluto di più la vittoria rispetto a noi. Abbiamo preso gol su contropiede al novantesimo, è vero, ma loro hanno meritato il successo perché hanno messo più anima in campo rispetto a noi, che è stato l’aspetto che più ci ha dato fastidio”.
Zoma continua a confermarsi fondamentale. Quanto è stato difficile trattenerlo a livello di mercato?
“Per Zoma abbiamo rifiutato offerte di mercato molto importanti, non solo dalla Triestina, ma anche da squadre di Serie A belga e di Serie A araba. Noi lo abbiamo trattenuto perché dal nostro punto di vista è ancora in fase di evoluzione. È un giovane che ha quasi cento partite in C e può fare più dei nove gol dell’anno scorso. Secondo noi può superare ampiamente la doppia cifra, ma può crescere ancora anche a livello di contenuti. È un attaccante moderno, può ricoprire più ruoli. Il mio unico rammarico è che ci sia stata poca attenzione su di lui da parte dei club di A e B. Ricordo invece quanto accaduto con il Venezia che a Gennaio, mentre era ancora in Serie B, si è mosso per Doumbia, ancora non sapendo di andare in A. Quest’anno ha già fatto tre presenze in Serie A, subentra sempre e a me fa enormemente piacere. Faccio i complimenti ad Antonelli, perché bisogna scandagliare bene il sottobosco delle serie inferiori per trovare questi giocatori”.
La prossima partita sarà contro la Giana. Cosa si aspetta?
“Affrontiamo una squadra che lo scorso campionato è stata tra le migliori quattro o cinque squadre nel mostrare un calcio di qualità e personalità. Hanno in più un allenatore giovane e molto preparato. Andiamo al posto sbagliato nel momento sbagliato, sarà una partita complicata contro un avversario che ci creerà sicuramente dei problemi”.
Qual è l’obiettivo che vi siete dati per quest’anno?
“Innanzitutto c’è la giusta soddisfazione per il risultato positivo contro la Pergolettese, anche se ora dovremo lavorare sugli errori commessi, perché bisogna rimanere oggettivi pure quando si vince. L’esigenza comunque per questa stagione dev’essere arrivare il prima possibile ai quarantacinque punti della quota salvezza. Poi, una volta raggiunta quella quota, si può anche guardare più in alto, ma il calcio ci insegna che basta poco per prendere due schiaffi velocemente”.
Nel Girone A c’è già una prima mini fuga per Padova e Renate. Come immagina la lotta promozione?
“A queste bisogna aggiungere il Vicenza, con cui abbiamo fatto una buonissima partita. Hanno dovuto sostituire quattro giocatori importantissimi, come Golemic, Ronaldo, Ferrari e Rolfini. Lotteranno insieme al Padova e al Renate, che sta acquisendo consapevolezza nei propri mezzi. A queste poi vanno aggiunte l’Atalanta e capire se a Trieste potranno uscire dalla situazione che si è venuta a creare”.
Il mister ha detto che era importante dare continuità dopo l’ottimo pareggio col Vicenza.
“Noi già l’anno scorso, dopo prestazioni importanti contro le big, non siamo stati all’altezza nelle sfide successive. Noi non ci soffermiamo solo sui tre punti, anche perché con la Pergolettese nei primi minuti abbiamo concesso troppe palle gol. C’è da lavorare su questi aspetti, la nostra squadra si deve basare soprattutto sulla solidità difensiva. Mister Lopez ha fatto bene a sottolineare questi temi perché abbiamo la memoria lunga”.
Alla luce di come sta andando il Caldiero si può rivalutare la sconfitta della prima giornata?
“Il Caldiero sta strameritando la terza posizione. Ieri a Verona ha surclassato la Pro Vercelli come qualità, intraprendenza e dinamismo. Contro di loro non avremmo meritato di perdere, ma loro hanno voluto di più la vittoria rispetto a noi. Abbiamo preso gol su contropiede al novantesimo, è vero, ma loro hanno meritato il successo perché hanno messo più anima in campo rispetto a noi, che è stato l’aspetto che più ci ha dato fastidio”.
Zoma continua a confermarsi fondamentale. Quanto è stato difficile trattenerlo a livello di mercato?
“Per Zoma abbiamo rifiutato offerte di mercato molto importanti, non solo dalla Triestina, ma anche da squadre di Serie A belga e di Serie A araba. Noi lo abbiamo trattenuto perché dal nostro punto di vista è ancora in fase di evoluzione. È un giovane che ha quasi cento partite in C e può fare più dei nove gol dell’anno scorso. Secondo noi può superare ampiamente la doppia cifra, ma può crescere ancora anche a livello di contenuti. È un attaccante moderno, può ricoprire più ruoli. Il mio unico rammarico è che ci sia stata poca attenzione su di lui da parte dei club di A e B. Ricordo invece quanto accaduto con il Venezia che a Gennaio, mentre era ancora in Serie B, si è mosso per Doumbia, ancora non sapendo di andare in A. Quest’anno ha già fatto tre presenze in Serie A, subentra sempre e a me fa enormemente piacere. Faccio i complimenti ad Antonelli, perché bisogna scandagliare bene il sottobosco delle serie inferiori per trovare questi giocatori”.
La prossima partita sarà contro la Giana. Cosa si aspetta?
“Affrontiamo una squadra che lo scorso campionato è stata tra le migliori quattro o cinque squadre nel mostrare un calcio di qualità e personalità. Hanno in più un allenatore giovane e molto preparato. Andiamo al posto sbagliato nel momento sbagliato, sarà una partita complicata contro un avversario che ci creerà sicuramente dei problemi”.
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