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Polverini sul Pro Piacenza: "7 ragazzini in campo terribile offesa"TUTTO mercato WEB
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
lunedì 18 febbraio 2019, 15:08Serie C
di Tommaso Maschio

Polverini sul Pro Piacenza: "7 ragazzini in campo terribile offesa"

Duro sfogo del difensore Dario Polverini, ora alla Virtus Verona, su propri canali social dopo il 20-0 che il Cuneo ha inflitto al Pro Piacenza, club in cui aveva militato nella prima parte di stagione, difendendo il comportamento dei giocatori piemontesi e attaccando chi ha permesso che questo scempio venisse compiuto: “Mezzo stipendio nel mese di agosto, giocatori sfrattati dalle proprie abitazioni, famiglie con figli in difficoltà, allenatori e dirigenti idem, settore giovanile ai minimi termini e tanto tanto altro sono le verità che qualcuno non sa, sono verità che qualcuno fa finta di non sapere e fa finta di voler risolvere. Oggi (Ieri NdR) quel 20 a 0 è stato un duro colpo per tutti quelli che in quasi 100 anni di storia quella maglia l’hanno onorata dalle categorie più basse fino alla Lega Pro. Oggi quella maglia indossata da 7 ragazzini più un massaggiatore (e non sto scherzando) è stata terribilmente offesa. Offesa da un pugno di creduloni che pensavano di fare chissà cosa, di dimostrare chissà cosa, di risolvere quei problemi che loro non hanno vissuto un solo minuto. Anzi in una cosa sono riusciti, essere umiliati per 90 minuti davanti ai loro genitori e all’Italia intera. - continua Polverini nel suo sfogo ripostato dall’AIC – Quei genitori che magari pensavano fosse la svolta per la carriera dei loro ragazzi e oggi si trovano a dover spiegare al mondo la loro cara ingenuità. Credere a qualcuno che promette e non mantiene da 7 mesi è decisamente folle, quindi a chi dice che il Cuneo doveva avere rispetto, rispondo che invece dovevano essere ancora più spietati. Mi auguro che domani (oggi NdR) ci sia la parola FINE a tutta questa farsa che troppo è andata per le lunghe, ma come dicono le alte cariche, non c’erano norme in vigore per escludere prima questa pessima società. Allora non ci resta che sperare in un cambiamento veloce del sistema in modo da non ripetere pagine tristi come quelle di oggi, nel rispetto di chi di calcio vive e di chi ne fa una passione assoluta”.