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Catania, Furlan sul taglio degli stipendi: "Non si può dire che sia giusto o doveroso farlo"
Attraverso un video pubblicato attraverso il proprio profilo Instagram Jacopo Furlan, portiere del Catania, ha voluto dire la sua sulla questione del taglio degli stipendi dei calciatori: “Parto da una base. I calciatori, in tutte le categorie, veniamo pagati da dei privati che investono delle loro risorse in uno sport. Quando si va a toccare pubblicamente i giocatori, come privilegiati etc, bisogna sempre ricordarsi che la Serie A è un mondo, la B un altro e la C un altro ancora. Chi come me gioca in una piazza blasonata è possibile che guadagni qualcosa in più rispetto ad altri, questo è vero, ma potremmo comunque avere delle spese da sostenere o aver deciso di fare degli investimenti perché la nostra è una delle categorie più precarie al mondo dove se hai fortuna hai due anni di contratto. Sento polemiche sul fatto che un calciatore possa guadagnare diecimila euro al mese e un ricercatore solo 1500.
Anche a me non va bene che un ricercatore possa essere pagato così ma non dipende da me e non mi va che venga puntato il dito contro di noi. Spetta allo stato trovare soluzioni e non trovo giusto che non si debba pagare noi come categoria. Se in Serie A vogliono ridursi lo stipendio ben venga perché se lo possono permettere, ma non si può dire che sia giusto o doveroso che lo facciano. L’opinione pubblica non si può permettere di dire che lo sia”.
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