Menu Serie ASerie BSerie CCalcio EsteroFormazioniCalendari
Eventi LiveCalciomercato H24MobileNetworkRedazioneContatti
Canali Serie A atalantabolognacagliariempolifiorentinafrosinonegenoahellas veronainterjuventuslazioleccemilanmonzanapoliromasalernitanasassuolotorinoudinese
Canali altre squadre ascoliavellinobaribeneventobresciacasertanacesenalatinalivornonocerinapalermoparmaperugiapescarapordenonepotenzaregginasampdoriaternanaturrisvenezia
Altri canali serie bserie cchampions leaguefantacalcionazionalipodcaststatistichestazione di sosta

AIC, Calcagno: "Pronti allo sciopero se non ascolteranno le nostre ragioni"

AIC, Calcagno: "Pronti allo sciopero se non ascolteranno le nostre ragioni"TUTTO mercato WEB
© foto di Emiliano Crespi
giovedì 10 agosto 2017, 21:272017
di Tommaso Maschio

Il vice presidente della AIC Umberto Calcagno ha parlato ai microfoni di Tuttolegapro.com dello stato d'agitazione indetto all'Assocalciatori dopo le decisioni del Consiglio Federale spiegando di essere pronti anche allo sciopero: “Tutto dipende dalla volontà che i nostri interlocutori avranno di risolvere i nostri problemi. Al momento a causa dei mancati ripescaggi ci troviamo con quattro squadre in meno, 150 giocatori in meno e 150 famiglie nei guai. Il no ai ripescaggi ha cancellato quanto di buono fatto nell'ultima stagione quando con squadre in lotta fino all'ultimo per un obiettivo. Sono cambiate le regole del gioco e per questo non accettiamo più i 14 giocatori over in lista, bisognerà tornare ad almeno 16 per recuperare una cinquantina di posti. Inoltre siamo rimasti sorpresi dallo slittamento nelle scadenze degli stipendi di giugno.

Prima inasprisci i controlli e poi  posticipi i pagamenti? O aiuti i virtuosi o gli vai contro, non può esistere una via di mezzo. E vogliamo maggiori garanzie sulle fideiussioni, per evitare i problemi sorti nell'ultima stagione. - conclude Calcagno - Se non avremo riscontri nelle prossime due settimane, prenderemo le decisioni opportune, se a una settimana dall'inizio dei campionati, previsto a fine agosto, non saremo soddisfatti, allora lo sciopero potrebbe diventare realtà. Sarebbe un gesto estremo, ma vogliamo le giuste tutele”.