Atzori riparte da Pistoia. Per salvare la squadra e rilanciare la carriera

Nonostante un 12° posto in classifica a – 5 dai play off e +4 dai play out la Pistoiese ha deciso di esonerare il tecnico Gian Marco Remondina e affidare la panchina a Gianluca Atzori, allenatore fermo dal dicembre 2015 quando lasciò la Robur Siena per divergenze con la dirigenza. Da allora tante voci, qualche contatto, ma mai una vera e propria trattativa per tornare in gioco e risollevare una carriera che sembrava lanciatissima con l'approdo alla Sampdoria nell'estate del 2011, dopo le ottime cose fatte alla Reggina, e che invece da allora è finita in un vortice negativo da cui è difficile tirarsi fuori. Dopo l'esonero da parte dei liguri nel novembre dello stesso anno e 16 gare giocate, Atzori ha dovuto attendere il gennaio del 2013 per tornare su una panchina accettando l'offerta dello Spezia. Un'avventura durata appena cinque gare ed esaurita dopo poco più di un mese, ma che non ha abbattuto né il tecnico né i suoi estimatori con la Reggina che lo richiamò nell'estate di quell'anno con la speranza di poter rivivere i vecchi fasti. Le cose non andarono per il verso giusto con Atzori sollevato dall'incarico a ottobre, richiamato a dicembre e rimandato via a gennaio per un totale di 18 panchine stagionali. L'ultima avventura come visto a inizio articolo fu in terra toscana alla guida della Robur. In carriera Atzori ha ottenuto una media punti di 1,37 a partita con una percentuale del 33,8% di vittorie, 35,6% di pareggi e 30,6% di sconfitte.

Atzori arriva a Pistoia con l'obiettivo di mantenere la categoria, e magari conquistare il decimo posto, guadagnando anche la conferma per il prossimo anno e rilanciando una carriera che negli ultimi sei anni ha avuto più bassi che alti.