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Capuano: "Sulla Casertana troppe aspettative"

Capuano: "Sulla Casertana troppe aspettative"TUTTO mercato WEB
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com
sabato 1 dicembre 2018, 00:202018
di Luca Bargellini

In attesa della chiamata giusta per tornare in panchina Eziolino Capuano ha fatto ai microfoni di TuttoC.com una ampia panoramica sui tre gironi della Serie C.

Partiamo dal girone C. Si aspettava questo un campionato così equilibrato?
"E' il più difficile a livello agonistico e ambientale, il più tosto ed affascinante. La sorpresa più notevole ritengo che sia il Rende mentre la Juve Stabia ha mantenuto l'intelaiatura dell'anno scorso, sono stati bravi a puntellarla bene e l'allenatore si sta confermando dopo l'ottimo lavoro fatto l'anno scorso. E' una squadra che esprime un buon calcio ma è anche pragmatica, ha una difesa alla quale è molto difficile fare gol. Ha costruito tanti successi andando in vantaggio e poi è molto difficile segnarle. Poi ci sono Catania, Trapani, Catanzaro e ho sentito parlare poco della Sicula Leonzio, che è anch'essa una ottima squadra. Come lo stesso Monopoli ed il Potenza: è un girone molto forte e molto equilibrato. Per questo chi al momento è attardato ha tutto il tempo e lo spazio per poter recuperare".

Tra queste la Casertana. Erano difficoltà che potevano essere messe in preventivo?
"Sulla Casertana sono state create tante aspettative, a volte anche ad hoc per mettere pressione. Sicuramente l'organico è importantissimo, però bisogna anche dire che tanti giocatori sono arrivati a pochi giorni dall'inizio del campionato. Tutti ci aspettavamo di più ma dal primo momento su questi ragazzi è stata messa una pressione mediatica notevolissima. Ritengo che se la si smette di mettere questa pressione continua alla fine i valori della Casertana verrano fuori. Sono straconvinto di questo".

Discorso a parte merita la Viterbese...
"La Viterbese ha un organico notevolissimo per la categoria. Ha una proprietà importantissima, ma dopo sei partite ha un punto. Anche lì ci sono tanti alibi: questi ragazzi per due mesi e mezzo non hanno mai giocato, arrivavano al sabato e andavano a casa. Quest'anno la C è stata totalmente falsata. Manca poco si arrivava a Natale senza sapere quando si giocava. La Viterbese non può essere una squadra che ottiene un punto in sei partita, però vi assicuro che non è facile quando parti in ritiro a luglio e inizi a giocare alla vigilia di Natale".

Cosa pensa della situazione nel girone B?
"E' un girone di grande qualità, ci sono squadre come la Triestina, la Feralpisalò e soprattutto la Fermana che ritengo sia un gradino sopra tutte le altre mentre purtroppo vedo la Sambenedettese, dove l'anno scorso ho compiuto un autentico, miracolo portandola a due centimetri dalla Serie B, che oggi galleggia nei bassifondi della classifica. La Fermana, come del resto il Rende nel girone C, è la dimostrazione che la continuità paga sempre nel calcio, dove non si può improvvisare niente".

Il Monza potrebbe rifarsi sotto con investimenti importanti nel mercato di gennaio?
"Il mercato di gennaio è un mercato particolare. E' normale che Berlusconi e Galliani possono prendere chi vogliono però la C è diversa dalla A. In C devi prendere giocatori di categoria, il meglio per la categoria: gente abituata a soffrire, a correre e lottare. Non so se riusciranno con estrema immediatezza a rendersi protagonisti anche in queste categorie dove molte volte serve più la quantità che la qualità".

Che idea si è fatto invece sul Girone A?
"La Carrarese ha un allenatore eccezionale, che non ha bisogno di presentazioni, e una grande persona ma soprattutto un attacco atomico. Probabilmente prende qualche gol in più però avendo sempre quattro giocatori dalle spiccate caratteristiche offensive è normale che una squadra come questa ti conceda qualcosa. L'Entella è una squadra forte, ma anche il Pisa è una squadra molto importante, ha avuto qualche battuta d'arresto ma sono sicuro che si rifarà. Senza dimenticare il Novara che è una squadra che dovrà venire fuori. Poi c'è l'Arezzo al quale sarò sempre molto legato".

Prima ha parlato di campionato completamente falsato. Gravina e Ghirelli sono le persone giuste per rilanciare il calcio italiano?
"Ritengo che con Gravina, che è quanto di meglio il calcio oggi possa offrire come istituzione calcistica e Ghirelli, che è uno che viene dalla gavetta e che ha fatto sempre la C, è nato in questa categoria, tutto questo scempio di quest'anno difficilmente potrà ripetersi, ho molta fiducia nella persona di Ghirelli".