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esclusiva

Ag. Bruno: "Meritava il ritorno tra i Pro. Come Picascia"

ESCLUSIVA TMW - Ag. Bruno: "Meritava il ritorno tra i Pro. Come Picascia"TUTTO mercato WEB
© foto di Emanuele Taccardi/TuttoMatera.com
sabato 4 agosto 2018, 09:052018
di Stefano Sica

"Francesco Bruno sarà uno dei perni su cui si fonderà la Cavese appena ripescata in C. Il suo è stato uno dei primi nomi suggeriti dal tecnico Modica al Ds Pavone". A parlare ai microfoni di TuttoMercatoWeb è Antimo Di Lorenzo, napoletano con un passato da portiere, giovane agente del jolly difensivo di Torre Annunziata (nella foto). L'ottima stagione disputata a Messina gli è valsa la riconferma di una partneship col neo trainer aquilotto che ha già portato frutti preziosi e una fiducia reciproca granitica. "Francesco meritava il ritorno tra i professionisti - rimarca Di Lorenzo -. Tuttavia bisogna ringraziare Fabrizio Ferrigno per la chance che volle offrirgli un anno fa a Messina. A fine maggio c'è stato un approccio col presidente Sciotto per capire se andare avanti, visto che Francesco a Messina si era trovato bene avendo avuto anche la possibilità di respirare il clima di una grande piazza. Purtroppo, però, mancavano i presupposti. E, davanti alla chiamata della Cavese, non si poteva dire di no".

Per averlo, la Cavese ha battuto una concorrenza nutrita.
"Sì. C'era la Sambenedettese, piaceva molto al Ds Lamazza. Con me hanno avuto contatti anche Savoia e Turris. Ho buoni rapporti con la nuova società oplontina, che mi ha chiesto informazioni su Francesco tramite il Ds Mignano. Ma avevamo già un accordo a Cava messo nero su bianco con una scrittura privata. Francesco è un torrese doc, tifoso del Savoia, però nel calcio le strette di mano vengono prima di tutto. Lo stesso discorso vale per la Turris, che ha tentato di prenderlo ma sempre dopo l'accordo con la Cavese. Bruno è un elemento storicamente versatile perché può interpretare qualsiasi ruolo in difesa: esterno a destra e a sinistra, centrale in una difesa a tre o a quattro. Non a caso, a Messina, Modica lo ha utilizzato in tutte le posizioni. Quest'anno è possibile che lo faccia giocare centrale di destra.

Come è maturato il matrimonio tra Picascia, un altro suo assistito, e il Matera?
"Conosco il Ds Volume da quando faceva il team manager a Taranto. In quella squadra militava proprio Marco. Il Direttore, quindi, lo conosceva già. La trattativa è nata 10 giorni fa, poi si era arenata proprio a causa della situazione di stallo societaria, col ritorno sulla scena di Columella".

Tra Picascia e Bruno ci sono diverse assonanze: entrambi ritrovano i professionisti dopo un solo anno in D. Ed entrambi possono disimpegnarsi tanto da esterni quanto da centrali di difesa.
"Per quanto mister Imbimbo voglia giocare a tre dietro, credo che Picascia sarà utilizzato come esterno a sinistra. Del resto lui è sempre stato un terzino, anche se al San Donato Tavarnelle ha disputato 19 partite da centrale, compresa la gara di Coppa Italia col Potenza. All'occorrenza, comunque, deciderà il tecnico".

Al Savoia lei rappresenta gli interessi di Rekik, Tedesco e Alvino: che campionato potranno fare i Bianchi?
"A mio avviso di buon livello. Alle spalle c'è una società forte, che dà grandi garanzie. Poter contare sulla famiglia Mazzamauro e su un pubblico così caloroso come quello oplontino, è già un ottimo punto di partenza. Sono stati presi under molto bravi - penso soprattutto a Nives e Marzano - e il gruppo nel complesso è ben amalgamato".

Umberto Prisco è stato corteggiato da diversi club di D. Poi è rimasto a Cassino.
"La priorità è stata data al club fin dall'inizio. Nel frattempo ho avuto colloqui con Vastese, Gravina, Rezzato, Recanatese e Sorrento. Proprio coi campani sembrava quasi fatta, ma alla fine col Cassino si è trovata l'intesa definitiva, anche economica".

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