Aversa, Tulimieri: "L'esultanza di Foggia una liberazione"

Di fortuna finora ne ha avuta poca, a causa di qualche infortunio di troppo, ma il suo talento è una certezza. Kevin Tulimieri, che incontriamo al centro sportivo di Lusciano al termine dell'allenamento dei granata, è pronto a dare una mano decisiva all'Aversa Normanna in questo finale di stagione. Superati già da settimane i guai fisici che lo avevano tenuto a lungo ai box, il biondo fantasista classe '92 ha bussato a Foggia griffando il quarto gol granata (il primo stagionale). Con un'esultanza particolare così spiegata: "Ho portato le mani alle orecchie per zittire chi aveva creduto poco in me dicendo cose che non avrebbe dovuto dire. Ma ho lavorato in silenzio perché a me piace parlare sul campo".

In effetti lei è incappato in passato in qualche infortunio che l'ha penalizzata nel momento migliore.
"In passato mi sono rotto il collaterale del ginocchio e quest'anno lo scafoide del piede. Non mi sono perso d'animo cercando di recuperare nel più breve tempo possibile. Mi sono sacrificato e ora sono qui".

In verità già con l'Arzanese al "Bisceglia" avrebbe potuto gonfiare la rete.
"Ci sono andato vicinissimo, prima del nostro pari. Ero entrato da poco. La palla finì fuori di pochissimo".

Si dice che lei sia un fantasista. Ma in quale ruolo si vede di più?
"Io posso interpretare tutte le fasi offensive, esterno, trequartista o seconda punta. Con la Gelbison in D ho fatto anche la prima punta".

Proprio i cilentani sono stati il trampolino di lancio verso il grande calcio. A quei tempi lei fu convocato anche per un raduno della nazionale dilettanti Under 18.
"Sì. Infatti potevo andare a Perugia prima che mi prendesse la Nocerina. E stavo anche per rispondere ad una convocazione nella nazionale di Lega Pro".

Ora il Gavorrano.
"Gara da non prendere assolutamente sottogamba. Dobbiamo vincere e, per farlo, servirà la massima concentrazione. E poi sperare negli altri risultati. Vogliamo fare gli spareggi e siamo pronti per il rush finale".